Marte continua ad essere uno dei pianeti ai quali la Nasa e le comunità scientifiche in generale, sono più interessati.
Per molti anni gli scienziati hanno cercato di trovare almeno alcuni segni di vita passata su questo pianeta. Sono state tantissime le segnalazioni di anomalie, soprattutto dopo l’invio delle ultime sonde che sono capaci di inviare scatti fotografici ad alta risoluzione.
Nel 3786° giorno marziano (SOL) della sua permanenza su Marte, il rover Curiosity della NASA ha fotografato una struttura simile a uno scheletro, come rivela il portale Esoreiter.ru.
Questa notizia ha attirato l’attenzione da molti scienziati, astronomi e amanti dello spazio. L’astrobiologa Natalie Cabrol ha condiviso questa foto sulla sua pagina Twitter, dove ha scritto:
“Questa è la roccia più incredibile che ho visto in 20 anni di esplorazione di Marte“.
La maggior parte di coloro che hanno risposto hanno considerato il ritrovamento di prove della vita passata su Marte e hanno convenuto che le costole dello scheletro sporgevano dal terreno, esposte al vento.
Tuttavia, Abigail Freiman, che rappresenta il team del progetto Curiosity, ha spiegato su Twitter che le misteriose costole sono solo “coralli“. Cioè, non sono vivi, molto probabilmente formati da solfati precipitati dall’acqua che una volta era su Marte.
Secondo il punto di vista scientifico, tali formazioni sono costituite da una combinazione di diversi minerali diversi. Tuttavia, questa spiegazione non ha soddisfatto molte persone. Se questa è una formazione naturale, allora perché non ce ne sono altre sulle rocce di Marte?
Nonostante molti non fossero soddisfatti della spiegazione della NASA, rimane comunque una delle scoperte scientifiche più interessanti. Forse rimarrà davvero una traccia di vita su Marte, oppure è solo una formazione naturale. Tuttavia, una cosa è certa: questa scoperta conferma solo la necessità di ulteriori esplorazioni di Marte.