Ormai gli sbalzi di temperatura sono all’ordine del giorno: fuori sono percepiti quasi quaranta gradi, ed all’interno di stanze, edifici, bus e consimili l’aria condizionata viene “sparata” a palla.
Questo naturalmente a lungo andare non fa certo bene alla salute, col raffreddore che ci aspetta al varco ma soprattutto la tanto odiata cervicale.
Questa altro non è che un’infiammazione che colpisce le vertebre superiori della colonna vertebrale, quelle che sostengono il collo e la testa.
Per fortuna nella maggior parte dei casi i dolori non durano più di qualche giorno e raramente superano la settimana e regrediscono o spontaneamente o con l’ausilio di farmaci da banco, ma naturalmente ci sono sempre anche i vecchi rimedi della nonna a venirci incontro, per velocizzare la guarigione.
Quando si è di fronte a un’infiammazione acuta, la terapia più corretta è quella del freddo, con impacchi di ghiaccio o con gel di arnica (tenuto in frigorifero), da applicare senza spalmare, per evitare di generare calore con il massaggio.
Utili sono i massaggi dolci al collo: ideale è la manipolazione cranio- sacrale che risulta molto efficace. Anche stretching e allungamenti dolci vanno bene, così come il trattamento osteopatico, volto al rilascio dei muscoli e al riequilibrio fasciale, può essere una valida alternativa.
Un buon alleato è senza dubbio anche la camomilla , che possiede proprietà antispasmodiche, che permettono ai muscoli di rilassarsi, antinfiammatorie ed ha un’azione antidolorifica: è possibile utilizzarla sia sotto forma di tisane oppure preparare degli impacchi.
Un efficace rimedio è anche l’artiglio del diavolo, viste le sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie grazie ai fitosteroli e ai flavonoidi che contiene in abbondanza.
Ma la cosa forse più importante è comunque quella di assumere una postura corretta per evitare contratture e dolori che possono interessare la schiena, il collo e appunto la cervicale.