Checco Zalone sta riportando gli italiani al cinema

VEB

Sono solo numeri, grandissimi numeri, o forse no: se è vero che il boom di presenze farà incassare al comico diversi milioni di euro, è indubbio il suo merito di aver riportato nelle sale tantissimi italiani, molti dei quali sempre più disinteressati a un cinema incapace di colpirli e trascinarli in sala.

Checco Zalone sta macinando record con il suo ultimo film ‘Quo vado?’ fino a superare i 26 milioni di euro di incasso in soli quattro giorni, in cima al box office stagionale. Un successo che dovrebbe portare beneficio anche alle casse della società Officina 5.1, fondata nel 2014 con altri tre soci e iscritta alla Camera di Commercio nel novembre dello stesso anno.

A guardare la pellicola ci sono state persone che «erano anni che non venivano al cinema e altre che non venivano da sole a catinelle, l’ultimo film di Checco Zalone», come spiega un gestore di un cinema. Ma rispetto agli altri film «in questa pellicola si è usciti dalla semplice battuta frivola arrivando ad un tipo di comicità che porta a riflettere». Così, un film che sta macinando incassi e che sta riempiendo le sale forse ha avuto anche il pregio di «far riscoprire la bellezza dell’andare al cinema e la ricchezza della commedia italiana».

L’ultimo film del comico pugliese, prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi, con la regia di Gennaro Nunziante (stesso regista per gli altri tre film di Zalone), sembra ormai avviato a stracciare tutti i record di incassi in Italia e superare il primato del precedente (2013) ‘Sole a catinelle’ che totalizzo’ oltre 50 milioni di euro, piazzandosi come secondo incasso di sempre in Italia dopo ‘Avatar’ di James Cameron del 2009.

E in tanti hanno scelto di spendere parole per Zalone e il suo ultimo lavoro, da Adriano Celentano che sul Corriere della Sera non ha avuto difficoltà ad ammettere una profonda curiosità verso il comico che in soli due giorni ha totalizzato 14 milioni di euro, al politologo Massimiliano Panarari che su La stampa dedica una lunga e ricca analisi del fenomeno, scomodando persino il grande filosofo dell’assolutismo monarchico, Thomas Hobbes e sostenendo che dietro a Quo Vado, il film comico che ha “distrutto” Star Wars al botteghino, si cela “la Grande Paura dei nostri tempi turbolenti, fra terrorismo, migrazioni epocali e un’economia ingovernabile”.

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