“Chi l’ha Visto?”, dure accuse per la “spettacolarizzazione” del dolore

VEB

Non è certo la prima volta che la televisione, ed i mass media in generale, amano indugiare sul dolore e sull’ostentazione dei sentimenti, anche quelli più profondi e privati, ma onestamente ben poche volte sono stati mostrati, in diretta, momenti così drammatici, come quelli andati “in scena” mercoledì sera.

Nello specifico, il dramma dell’omicidio di Noemi Durini è andato in onda in onda su ‘Chi l’ha visto’: una sequenza tv brutale, con la giornalista che a metà intervista informa i genitori del fidanzato che è stato il proprio figlio a compiere il brutale gesto.

Il programma ha prima dato spazio alle esternazioni della famiglia di Lucio, che hanno dipinto il rapporto del figlio con Noemi come “malato”, rilasciando anche dichiarazioni pesanti secondo le quali Noemi era morbosamente gelosa, picchiava il figlio, lo aveva portato a subire tre Tso e lo incitava ad ucciderli.

Male educata, rissosa, violenta e poco di buono sono soltanto alcuni degli epiteti riservati alla ragazzina. Tutto questo con la complicità della giornalista che non ha interrotto il fiume in piena di insulti neppure per invitare il suo interlocutore a moderare i termini ed il linguaggio.

Poi l’inviata Paola Grauso, ospite a casa dei genitori di Lucio che volevano spiegare la loro versione dei fatti, li informa che Noemi è stata trovata morta e che il figlio ha confessato: il momento è drammatico e a molti ha ricordato gli attimi altrettanto terribili durante i quali la madre di Sarah Scazzi venne informata in diretta del ritrovamento del corpo della figlia.

«Le voglio dire quello che sta uscendo in questo momento – dice la giornalista – hanno trovato la ragazza (pausa mentre il padre esclama ‘bene, sono contento’), morta (altra pausa della giornalista) e Lucio ha confessato».

A quel punto il microfono e la telecamera registrano la reazione scomposta dei genitori. Grida, accuse. «Ora siamo morti, contenti?», urla la madre, accasciandosi su un tavolo e nascondendo la testa tra le braccia.

La scelta della redazione del programma di Rai 3, condotto da Federica Sciarelli, ha sollevato polemiche in Rete. Su Twitter, in particolare, in tanti si sono interrogati sull’opportunità di trasmettere il servizio.

“Chi l’ha visto?” ha abdicato alla sua missione di informare correttamente nel rispetto dei telespettatori, ma soprattutto delle persone di cui si parla?

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