Il Chupacabra, il cui nome in spagnolo significa letteralmente “succhia-capre”, è una figura che incarna il mistero e la paura, nata come leggenda urbana a Porto Rico a metà degli anni ’90. La sua fama è cresciuta esponenzialmente, con presunti avvistamenti e attacchi al bestiame che si sono estesi dal Centro America fino agli Stati Uniti del Sud-Ovest.
Nonostante le descrizioni fantasiose dei testimoni, la scienza ha fornito una risposta chiara sulla vera identità degli animali identificati come Chupacabra.

Le Due Facce del Mostro: Dal Rettile Bipede al Canide Malato
Il mito del Chupacabra presenta due versioni principali che variano a seconda dell’area geografica:
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- Versione Portoricana (Originale): La prima descrizione, risalente agli eventi del 1995 a Porto Rico, parla di una creatura bipede di altezza variabile (dai 60 ai 180 cm), con gambe e braccia esili. Si dice che avesse una pelle squamosa grigio-verde o camaleontica, occhi rossi brillanti senza naso né orecchie, e una cresta di aculei allineati dalla testa al dorso, simili a quelli di un coccodrillo. Si ipotizzava potesse volare o levitare.
- Versione Statunitense (Canide): Negli Stati Uniti, in particolare in Texas e Messico, gli avvistamenti hanno disegnato un quadro molto diverso. Il presunto Chupacabra è quasi sempre un quadrupede dall’aspetto canino, come un cane o un coyote, ma completamente privo di pelo (glabro). La pelle appare grinzosa o di cuoio, a volte con zanne sporgenti e un aspetto emaciato. Questi esemplari sono quelli che sono stati effettivamente catturati e analizzati.
In entrambi i casi, il comune denominatore è il comportamento predatorio: l’animale attacca il bestiame (soprattutto capre e pollame) di notte, lasciando le vittime dissanguate, con fori di puntura netti, spesso sul collo, e i corpi lasciati intatti. Questa presunta “sete di sangue” è la caratteristica che ha dato origine al nome.
La Scomoda Verità: Il Chupacabra è un Coyote con la Rogna
Quando sono stati recuperati i presunti cadaveri del Chupacabra, soprattutto quelli della versione canide negli Stati Uniti, la scienza è intervenuta per svelare l’arcano.
Le analisi del DNA condotte su diverse carcasse hanno sempre portato allo stesso risultato: si trattava di canidi comuni, principalmente coyote (Canis latrans), o in alcuni casi cani domestici o procioni, affetti da una grave malattia: la rogna sarcoptica.
- Il Ruolo della Rogna: La rogna sarcoptica è una malattia della pelle causata dall’acaro parassita Sarcoptes scabiei. Nei casi più gravi, come quello che affliggeva questi canidi, provoca la completa caduta del pelo (alopecia), un ispessimento e indurimento della pelle, e un aspetto scheletrico e spaventoso. Questo aspetto anomalo ha confuso i testimoni, facendogli credere di avere di fronte una specie sconosciuta.
- Comportamento Spiegato: Un coyote malato di rogna è indebolito e meno agile di un esemplare sano. Ha difficoltà a cacciare prede selvatiche veloci come conigli o cervi. È quindi costretto a rivolgersi a prede facili, come il bestiame domestico tenuto in recinti o pollai. Questo spiega l’alta incidenza di attacchi ad animali da fattoria.
- I Segni sul Collo: Quanto ai presunti fori di puntura che indicherebbero il “succhiamento di sangue”, sono probabilmente i normali morsi da predazione di un canide, magari eseguiti da un animale anziano con denti mancanti o danneggiati (come riscontrato in un esemplare texano analizzato, un coyote anziano). L’assenza di sangue sulla scena può essere attribuita al predatore che non si nutre della carne, o a un’errata valutazione da parte dei proprietari, spesso suggestionati dal panico.
In sintesi, il Chupacabra, come creatura unica o rettiliana, non esiste. È un moderno mito folcloristico alimentato da avvistamenti di coyote o cani malati di rogna che, con il loro aspetto grottesco e i loro attacchi al bestiame, hanno scatenato la paura e l’immaginazione popolare.
Domande Frequenti sul Chupacabra
Quali sono le prove scientifiche che smentiscono l’esistenza del Chupacabra?
Le prove scientifiche si basano sull’analisi del DNA. Ogni volta che una presunta carcassa di Chupacabra è stata esaminata, il DNA ha sempre identificato l’animale come una specie nota, principalmente coyote (Canis latrans) o, talvolta, procioni. L’aspetto mostruoso è causato dalla rogna sarcoptica, una malattia cutanea che provoca la caduta totale del pelo e l’ispessimento della pelle, rendendo l’animale irriconoscibile.
Da dove proviene la leggenda del Chupacabra?
La leggenda ha avuto origine nell’isola di Porto Rico nel 1995. Le prime segnalazioni parlavano di misteriosi attacchi al bestiame, in particolare capre, trovate morte e dissanguate con strani fori sul corpo. La storia si è diffusa rapidamente, complice l’attenzione dei media, e presto avvistamenti simili sono stati riportati in Messico e negli Stati Uniti meridionali.
Perché gli animali attaccati dal Chupacabra sono trovati dissanguati?
L’ipotesi che gli animali siano stati completamente dissanguati è spesso un’esagerazione popolare o un’identificazione errata. I predatori, come i canidi malati identificati come Chupacabra, uccidono spesso mordendo il collo, lasciando fori che possono sembrare “punture”. L’assenza di grandi quantità di sangue è tipica, poiché il sangue tende a coagulare rapidamente e non viene sempre bevuto dal predatore che è in cerca di carne.
Il Chupacabra ha mai attaccato esseri umani?
Non ci sono prove credibili o documentate di attacchi da parte del Chupacabra contro gli esseri umani. La leggenda si concentra quasi esclusivamente sugli attacchi al bestiame, in particolare capre e pollame. I canidi malati di rogna, che sono la spiegazione scientifica più probabile, sono predatori che mirano a prede facili e generalmente evitano il contatto diretto con l’uomo, specialmente se sono indeboliti dalla malattia.
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