Cina, colpa dell’Europa il nuovo focolaio

VEB

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come, lungi dall’averlo sconfitto del tutto, la Cina si trova nuovamente alle prese col virus ed in particolare con un nuovo focolaio scoppiato in un mercato che vende, tra l’altro, animali vivi.

Questo aveva fatto sobbalzare tutti gli stati, soprattutto quelli che dal primo momento hanno puntato il dito contro Pechino per aver nascosto i primi contagi e la reale gravità della situazione nelle prime settimane.

Ma stavolta la Cina non solo rimanda le accuse al mittente ma accusa l’Europa: il nuovo focolaio non è infatti di origine locale.

Cina colpa Europa il nuovo focolaio

Il Chinese Center for Disease Control and Prevention ha infatti ottenuto la mappatura dallo studio di tre campioni – due umani e uno ambientale – prelevati dal mercato l’11 giugno, quando si registrò il primo contagio a Pechino dopo 55 giorni a casi zero. 

Secondo studi preliminari citati da un funzionario del centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, Zhang Yong, l’origine del virus che ha causato 183 contagi in otto giorni nella capitale cinese, è europea, ma “è differente dal virus che attualmente si sta diffondendo in Europa. È più vecchio”, scrive.

Su come sia arrivato a Pechino, la spiegazione cinese è che possa essere stato importato con il cibo congelato sopravvivendo nel buio, in un ambiente umido non propriamente disinfettato prima di essere esposto al mercato di Xinfadi.

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