Se, alloggiando in un B&B, è probabile al mattino vedersi servire una colazione con prodotti genuini, del posto e preparati sovente dalla padrona di casa, molto differente è l’offerta degli hotel, che devono avere un’offerta molto più ampia ma soprattutto adatta a tutti i gusti.
Ecco perché la maggior parte degli hotel serve colazioni continentali: ma di cosa si tratta?
Innanzitutto cominciamo col dire che il termine colazione continentale è stato coniato dagli inglesi, che con queste parole indicano una prima colazione che non è tipica del Regno Unito, ma che arriva invece dal continente Europeo.
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Solitamente consumata in sala oppure ai piani con vassoio o carrello, comprende un’offerta molto ampia dolce, composta da caffè, latte, tè, cappuccino o yogurt accompagnati da cereali, frutta fresca, succhi, biscotti, pane, fette biscottate con marmellata e cornetto, ma anche salata con salumi affettati, formaggi affettati, pomodori, cetrioli ed altri tipi di verdura.
Generalmente però nella colazione continentale si predilige il dolce, dato che è considerata tipica della tradizione mediterranea.
La distinzione principale è con quella americana, che è composta da tutti gli alimenti suddetti, ma è arricchita anche con alimenti molto più calorici come uova (strapazzate, sode o fritte), bacon o salsicce alla griglia e pancakes (oppure hot cakes, più spesse) con sciroppo d’acero o miele.
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