Coldiretti, gli italiani proprio non ci pensano ad essere vegani

VEB

Una maggiore attenzione all’ambiente ci può stare, come anche cercare di limitare gli sprechi e differenziare i rifiuti, ma guai a rinunciare alla carne: gli italiani proprio non riescono a fare a meno di una succosa bistecca.

Il popolo vegano, negli ultimi anni, sta lentamente crescendo anche nel nostro paese e chiede soprattutto di essere riconosciuto e rispettato e che cessi la discriminazione in atto da parte dei cosiddetti “onnivori”, come viene definito chi invece mangia tranquillamente carne e prodotti di origine animale.

Eppure, nonostante l’avanzata del fenomeno, Coldiretti certifica che il popolo dei no vegan può contare sul 95% degli italiani che mangia carne nonostante tutto e tutti.

I dati dell’analisi della Coldiretti sono stati illustrati in occasione dell’indagine su “Il popolo dei No Vegan” per la presentazione dell’Igp dei “Vitelloni Piemontesi della Coscia” dopo il via libera ufficiale da parte dell’Unione Europea al riconoscimento come Indicazione Geografica Protetta.

Si registra un vero e proprio boom per la bistecca Doc con consumi in aumento del 52% negli ultimi 15 anni. Dallo street food alle hamburgherie fino alla carta delle carni nei menu dei ristoranti, gli italiani hanno imparato ad apprezzare le storiche razze italiane che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono tornate a ripopolare le campagne.

Tante del resto le razze nazionali di qualità per un totale di 415 mila capi allevati, di cui la piemontese la più diffusa con 276 mila animali, la marchigiana con oltre 51 mila, la chianina con 45 mila, la romagnola con 12 mila, la maremmana con 10 mila e la podolica con 32 mila.

In ogni caso però le preferenze alimentari nostrane rimangono ben al di sotto del limite massimo dei 500 grammi settimanali prescritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): infatti il 18% degli italiani ne porta in tavola meno di 100 grammi alla settimana, il 45% dai 100 ai 200 grammi e il 24% tra i 200 ed i 400 grammi.

Inoltre, il consumo medio annuo in Italia di pollo, suino, bovino ed ovino è di 79 chilogrammi pro-capite, ovvero tra i più bassi in Europa (dove invece i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi).

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