Com’è cresciuto il mercato dei domini internet nel 2022

VEB

Il 2022 ha visto quasi 480.000 nuovi domini .it registrati, per un totale di circa 3 milioni e mezzo di domini nostrani in circolazione: l’aumento è stato dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Un risultato piuttosto lontano da quelli del 2020 e del 2021, viziati dal cosiddetto “effetto pandemia”, che aveva provocato un’impennata delle registrazioni di nuovi domini. I dati in questione sono stati rilevati dal Registro .it, gestito dall’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr. Il 2022 è stato, quindi, un anno di “stasi fisiologica”, inevitabile secondo gli esperti.

Com'è cresciuto il mercato dei domini internet nel 2022
Foto@Pixabay

L’importanza di un buon provider

Prima di scegliere un nome di dominio e provvedere alla sua registrazione, è importante affidarsi a un provider di qualità, che garantisca tutti i servizi di cui il proprietario di un sito web può aver bisogno. Ionos offre diverse funzionalità utili, tra cui una casella e-mail professionale direttamente collegata al sito web, un certificato SSL, un numero pressoché illimitato di sottodomini e un supporto clienti attento e disponibile. Quanto detto, contribuisce a fare di Ionos la soluzione ideale per chiunque voglia migliorare la visibilità del proprio brand e scalare il ranking di Google. La piattaforma consente di registrare un dominio per 5 anni e di renderlo più attraente agli occhi degli utenti. Attualmente, Ionos gestisce oltre 22 milioni di domini in tutto il mondo, offrendo una selezione vastissima di estensioni, tra cui quelle geolocalizzate, utili soprattutto per chi vuole associare la propria attività a una determinata area geografica, che si tratti di una regione o di una città. La piattaforma unisce alle opportunità appena elencate una vasta gamma di funzioni accessorie, tutte fornite a prezzi competitivi. La registrazione dominio con Ionos è semplice e veloce e garantisce un’elevata sicurezza in rete, oltre all’opportunità di sorpassare i propri concorrenti grazie al ventaglio di funzioni incluse nel pacchetto.

La stasi fisiologica che ha contraddistinto il 2022

Durante la fase di lockdown, moltissime aziende sono approdate in rete con l’obiettivo di salvare la propria attività. Nel 2021 il trend è continuato, sull’onda dell’esperienza appena vissuta. Tuttavia, dopo il boom degli ultimi due anni, il web non poteva che sperimentare un anno di “stasi fisiologica”. E non è un caso che il dato in questione abbia trovato riscontro sia a livello europeo che globale. Ciononostante, il potenziale di crescita della rete italiana è ancora elevato, maggiore rispetto a quello di altri Paesi europei. Nel 2022, le registrazioni di domini collegati alle imprese sono calate del 14,7%, mentre quelle legate al comparto no profit del 14,5%. Al contrario, i domini dei liberi professionisti sono cresciuti del 3%, dopo il +35% fatto registrare nel corso del 2021. A sorprendere in positivo, invece, sono stati i domini .it registrati da aziende e cittadini stranieri. Questi, infatti, hanno fatto segnare una crescita record del 66,7% su base annua. Ciò a conferma delle potenzialità di un territorio che ha ancora un feeling piuttosto scarso con il web. La maggior parte dei nuovi domini è nata nelle regioni del nord Italia. Il Trentino Alto Adige guida la graduatoria, seguito da Lombardia e Valle d’Aosta. In coda, invece, Basilicata, Sicilia e Calabria.

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