Avvicinare la carta al POS, sentire un “bip” e via, pagamento fatto. Le carte contactless hanno rivoluzionato il modo in cui gestiamo le transazioni quotidiane, rendendo il portafoglio quasi obsoleto. Ma dietro questa semplicità, c’è una tecnologia precisa e, come ogni innovazione, alcune domande sulla sicurezza. Scoprire come avviene il pagamento senza contatto è il primo passo per usarle al meglio e con consapevolezza.

Il Segreto del “Senza Contatto”: RFID e NFC
Il cuore di questa comodità risiede in due tecnologie: RFID (Radio Frequency IDentification) e, soprattutto, NFC (Near Field Communication).
Come funziona in pratica?
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- L’Antenna Invisibile: Ogni carta contactless (o dispositivo mobile abilitato, come smartphone e smartwatch) ha al suo interno un minuscolo chip e una mini-antenna. Sulla carta trovi il simbolo che assomiglia a quello del Wi-Fi, ma messo di lato, a indicare questa funzionalità.
- L’Avvicinamento Magico: Quando avvicini la carta al terminale POS (anch’esso abilitato NFC), l’antenna della carta capta le onde radio emesse dal POS. Questo passaggio alimenta il chip della carta, permettendogli di inviare i dati necessari per la transazione.
- Lo Scambio di Dati Crittografato: Il chip non invia il tuo numero di carta in chiaro. Utilizza invece una tecnica chiamata tokenizzazione, scambiando un codice digitale unico (token) che rappresenta la transazione specifica. Questo token, inutile se intercettato per altri scopi, viene inviato al POS, che poi lo inoltra alla banca per l’autorizzazione. La distanza operativa è molto ridotta, circa 4 cm, fattore cruciale per la sicurezza.
- Il “Bip” della Conferma: L’intera operazione, dall’avvicinamento all’approvazione, si completa in pochi secondi, rendendo il pagamento estremamente rapido e igienico – non serve toccare il tastierino del POS.
Una Curiosità Storica: Sebbene sembri una novità recente, la tecnologia RFID è stata sviluppata originariamente durante la Seconda Guerra Mondiale per l’identificazione di aerei alleati o nemici. Solo decenni dopo è stata adattata per i sistemi di pagamento e l’identificazione di prodotti.
Vantaggi: Velocità e Comodità Quotidiana
Il successo del contactless non è casuale, ma è il risultato di benefici tangibili:
- Velocità in Cassa: I tempi di attesa si riducono drasticamente. Si stima che una transazione contactless sia fino a 10 volte più veloce rispetto a un pagamento in contanti o con chip e PIN. Immagina la differenza in una fila al bar o al supermercato.
- Soglia Senza PIN: Per gli acquisti di importo ridotto, fino a 50€ in Italia (soglia innalzata, in parte, anche per ragioni igieniche durante la pandemia), non è richiesto l’inserimento del PIN. Questo elimina un passaggio e aumenta la fluidità.
- Versatilità: Non si limitano solo alle carte: pagare con smartphone e smartwatch è ora la norma, offrendo un livello di sicurezza aggiuntivo grazie all’autenticazione biometrica (impronta digitale o riconoscimento facciale).
I Rischi e Le Misure di Sicurezza (Tokenizzazione e Limiti)
Quando si parla di tecnologia “wireless”, la domanda sulla sicurezza sorge spontanea. È vero che esistono rischi teorici, ma il sistema è protetto da diverse contromisure:
Rischio Teorico | Come Funziona il Tentativo di Frode | Misura di Sicurezza Attiva |
Lettura a Distanza (Skimming) | Un malintenzionato con un lettore portatile cerca di captare i dati della carta mentre si trova nella tua tasca. | Comunicazione a Corto Raggio (NFC): La distanza è minima (≈4 cm), rendendo un attacco non autorizzato molto difficile in un contesto casuale e affollato. |
Furto del PIN | Digitare il codice in pubblico aumenta il rischio di essere spiati. | Limite Senza PIN (50€): Per importi contenuti non serve il codice. Per cifre maggiori, il PIN è comunque richiesto. |
Transazioni Multiple Involontarie | La carta viene passata più volte per errore sullo stesso terminale. | Transazione Unica: Anche se la carta viene avvicinata più volte, viene registrata una sola transazione per volta, impedendo l’addebito multiplo per lo stesso acquisto. |
Intercettazione dei Dati | Un hacker cerca di intercettare lo scambio di informazioni tra carta e POS. | Crittografia e Tokenizzazione: I dati sono crittografati e viene scambiato un token univoco e monouso, non il numero della carta. |
Un punto fondamentale da ricordare è la responsabilità: le banche, come Visa e Mastercard, spesso offrono la protezione zero liability che garantisce il rimborso in caso di transazioni non autorizzate.
Suggerimento Pratico: Per una sicurezza ancora maggiore, soprattutto se non ti fidi della carta fisica, l’uso di wallet digitali (come Apple Pay o Google Pay) è l’opzione migliore. Questi sistemi richiedono l’autenticazione tramite PIN, impronta o volto prima che la transazione venga autorizzata, bloccando di fatto qualsiasi tentativo di “skimming da tasca”.
Domande Frequenti (FAQ)
1. È possibile pagare due volte per errore avvicinando la carta due volte al POS?
No, il sistema di pagamento contactless è progettato per prevenire questo. Una volta completata la prima transazione, il POS e la carta comunicano l’avvenuto pagamento. Anche se riavvicini la carta subito dopo, non verrà registrata una seconda transazione. La sicurezza del circuito è garantita per assicurare che venga effettuato un solo addebito per ogni acquisto.
2. Qual è il limite di spesa senza inserire il PIN in Italia?
Attualmente in Italia, il limite di spesa senza PIN è fissato a 50€. Questo vale per la maggior parte delle carte e dei circuiti di pagamento. Per transazioni che superano questo importo, ti verrà richiesto di digitare il codice segreto sul tastierino del POS, aumentando un ulteriore livello di sicurezza contro potenziali furti.
3. Le carte contactless funzionano solo per i pagamenti o anche per altro?
Le carte e la tecnologia NFC non si limitano solo ai pagamenti. La stessa tecnologia è usata per i biglietti dei mezzi pubblici “Tap & Go” (già attivi in città come Milano e Roma) e per sistemi di accesso. Inoltre, la tecnologia NFC è ampiamente utilizzata negli smartphone per l’accoppiamento veloce di dispositivi Bluetooth o lo scambio rapido di file.
4. Esistono portafogli che proteggono la carta dagli attacchi di skimming?
Sì, esistono portafogli e custodie dotate di schermatura RFID (o schermatura anti-skimming). Questi accessori contengono una sottile lamina metallica o un materiale apposito che blocca le onde radio, impedendo a un lettore non autorizzato di comunicare con il chip della carta mentre è riposta. Rappresentano un semplice strato di protezione fisica aggiuntivo.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!