Ti sei mai chiesto perché le dita delle mani hanno nomi così familiari come pollice e mignolo, mentre quelle dei piedi sembrano un enigma? La risposta è più semplice e affascinante di quanto pensi: mentre per le mani usiamo nomi legati alla loro funzione e dimensione, per i piedi la terminologia comune si ferma quasi sempre all’alluce, lasciando le altre in un anonimato numerico. In realtà, ogni dito ha una sua identità precisa, sia nel linguaggio comune che in quello anatomico.
Conoscere i nomi corretti delle dita di mani e piedi non è solo una curiosità, ma un modo per comprendere meglio l’anatomia e la storia nascosta nel nostro linguaggio.

Come si chiamano le dita della mano?
Le dita della mano sono le nostre alleate più preziose, strumenti perfetti che usiamo ogni giorno. Ognuna ha un nome specifico, consolidato da secoli di utilizzo, che riflette la sua unicità.
Partendo dal più esterno (o laterale), troviamo:
- Pollice: Il primo e più robusto dito, fondamentale per la presa. Il suo nome deriva dal latino pollex, che a sua volta viene dal verbo pollēre, “essere forte”. La sua caratteristica opponibilità è una delle chiavi dell’evoluzione umana.
- Indice: Il secondo dito, il cui nome deriva chiaramente dalla sua funzione di “indicare”. Dal latino index, è il dito che usiamo per puntare, mostrare e attirare l’attenzione.
- Medio: Il terzo e solitamente più lungo dito. Il suo nome è puramente posizionale: si trova esattamente in “mezzo” agli altri quattro.
- Anulare: Il quarto dito, celebre per essere quello su cui si indossa l’anello nuziale (anulus in latino). Secondo un’antica credenza romana, da qui passava la vena amoris, una piccola arteria che si pensava collegasse direttamente il dito al cuore.
- Mignolo: Il quinto e più piccolo dito. Il suo nome deriva dal latino minimus, che significa appunto “il più piccolo”.
E le dita dei piedi, che nomi hanno?
Qui le cose si complicano, ma solo leggermente. A differenza delle mani, per i piedi non esiste una nomenclatura altrettanto diffusa e condivisa. Tuttavia, ogni dito ha un nome, sia scientifico che popolare.
La Nomenclatura Anatomica Ufficiale
In campo medico e anatomico, per evitare ambiguità, le dita dei piedi si identificano con un numero ordinale, partendo dal dito più interno (mediale):
- I dito: detto anche Alluce (dal latino hallux)
- II dito
- III dito
- IV dito
- V dito
Quindi, se un medico parla del “terzo dito del piede”, si riferisce esattamente a quello.
I Nomi Popolari e Meno Conosciuti
Esistono anche nomi meno formali, alcuni dei quali sono veri e propri calchi di quelli della mano, mentre altri sono più rari e quasi poetici.
- Alluce: È l’unico ad avere un nome universalmente riconosciuto, equivalente del pollice per importanza e dimensione.
- Illice o Melluce: Così viene talvolta chiamato il secondo dito.
- Trillice: Nome attribuito al terzo dito.
- Pondulo: Termine a volte usato per il quarto dito.
- Minolo o Mignolino del piede: Il quinto dito, il più piccolo, prende in prestito il nome dal suo omologo della mano.
Sebbene affascinanti, questi ultimi nomi (Illice, Trillice, Pondulo) sono caduti in disuso e raramente utilizzati nel linguaggio quotidiano. La convenzione internazionale, per semplicità e chiarezza, predilige la numerazione.
Perché questa differenza tra mani e piedi?
La ragione di questa disparità di nomi è legata alla funzione. Le mani sono organi di manipolazione fine, espressione e interazione. Ogni dito ha un ruolo distinto: il pollice afferra, l’indice indica, l’anulare porta simboli.
I piedi, invece, hanno una funzione prevalentemente di supporto e deambulazione. Le dita lavorano insieme, come un’unica unità, per garantire equilibrio e spinta durante la camminata. L’alluce ha un ruolo predominante, ma le altre dita sono meno “specializzate” singolarmente rispetto a quelle della mano.
Hai un Piede Greco, Egizio o Romano?
Una curiosità legata alle dita dei piedi riguarda la forma stessa del piede, classificata in base alla lunghezza delle prime due dita. Questa classificazione, sebbene non abbia validità scientifica assoluta, è molto usata in ambito artistico e calzaturiero.
- Piede Egizio: L’alluce è il dito più lungo e le altre dita seguono a scalare in ordine di lunghezza. È la forma più comune (circa il 60% della popolazione).
- Piede Greco: Il secondo dito (l’illice) è più lungo dell’alluce. Questa forma, considerata canone di bellezza nell’arte classica (la Venere di Botticelli ne è un esempio), riguarda circa il 25% delle persone.
- Piede Romano: L’alluce e il secondo dito hanno la stessa lunghezza, conferendo al piede un aspetto più tozzo e quadrato. È la forma meno diffusa.
Questa caratteristica non influenza la funzionalità del piede, ma può avere un ruolo nella scelta della scarpa più comoda per evitare fastidi o patologie.
Domande Frequenti (FAQ)
Come si chiama il dito grosso del piede? Il dito grosso del piede si chiama “alluce”. Questo è il suo nome comune e anche quello scientifico, derivato dal termine latino hallux. In anatomia, viene anche identificato come il “primo dito” del piede, essendo il punto di partenza per la numerazione delle altre dita.
Qual è l’origine del nome “anulare”? Il nome “anulare” deriva dal latino anulus, che significa anello. Questo dito è tradizionalmente associato all’uso di anelli, in particolare la fede nuziale nella cultura occidentale. L’usanza è legata all’antica credenza della vena amoris, che si pensava collegasse direttamente questo dito al cuore.
Tutte le dita dei piedi hanno un nome specifico? Sì, ma non tutti sono di uso comune. Mentre l’alluce è universalmente conosciuto, le altre dita hanno nomi meno diffusi come “illice” (secondo), “trillice” (terzo), “pondulo” (quarto) e “minolo” (quinto). Tuttavia, la terminologia medica ufficiale preferisce identificarle con un numero ordinale (dal I al V dito).
Perché il secondo dito del piede a volte è più lungo dell’alluce? Questa condizione è nota come “piede greco” o “dito di Morton”. È una variante anatomica del tutto normale in cui il secondo osso metatarsale è più lungo del primo. Considerata un canone di bellezza nell’antichità, non ha impatti sulla salute, anche se può richiedere attenzione nella scelta di calzature adeguate.
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