In Italia, per adesso, possiamo tirare un sospiro di sollievo: il temutissimo Coronavirus non è arrivato, o almeno non ancora.
Nelle scorse ore un falso allarme è stato registrato all’ospedale Sacco di Milano. L’allerta per l’eventuale contagio e poi gli esami che hanno rasserenato gli animi: si trattava di una banale influenza.
Ma l’attenzione deve comunque essere mantenuta altissima, dato che i numeri che arrivano dalla Cina sono sempre più allarmanti.
L’epidemia di Coronavirus si sta espandendo sempre più velocemente in tutta la Cina: solo nelle ultime 24 ore sono morte 15 persone infette e almeno 688 nuovi casi sono stati confermati, come fa sapere la Commissione nazionale cinese per la Salute nel suo ultimo bollettino.
Dei nuovi decessi, 13 si sono verificati nella provincia di Huberi, quella dove si trova la città di Wuhan, focolaio del virus che si sta allargando anche oltre i confini della Repubblica Popolare, con 39 casi confermati finora.
Tre sono infatti le persone infette in Malesia, Giappone e Francia, quattro in Australia, due negli Stati Uniti, in Vietnam e Thailandia, a Macao e in Corea del Sud, una invece a Singapore, Taiwan, Nepal e Hong Kong.
Intanto la Cina sta tentando di arginare i rischi. L’ultimo provvedimento annunciato dalle autorità è il divieto temporaneo al commercio di animali selvatici. L’allevamento, il trasporto o la vendita di tutte le specie di animali selvatici è vietato “dalla data dell’annuncio fino alla fine della situazione epidemica nazionale”.