Il segnale radio arriva da una galassia lontana, grazie al radiotelescopio VLA Karl G. Jansky assistito da una lente cosmica.
L’ astronomo del NRAO (National Radio Astronomy Observatory) Eric Murphy ha utilizzato ammassi di galassie distanti come una sorta di lente naturale per raggiungere oggetti ancora più distanti.
Questa scoperta fa parte del VLA Frontier Fields Legacy Survey, condotto dallo stesso Murphy.
Secondo la sua spiegazione, questi ammassi fatti di lenti gravitazionali, sfruttano l’attrazione gravitazionale delle galassie per ingrandire la luce e le onde radio provenienti dagli oggetti più distanti.
Si è scoperto che molte delle galassie in questa immagine emettono onde radio oltre alla luce.
Una di queste galassie, infatti, dista più di 8 miliardi di anni luce.
Ian Heywood, dell’Università di Oxford, ha considerato che “questo è probabilmente l’oggetto che emette segnali radio più deboli mai rilevati. Questo è esattamente il motivo per cui vogliamo utilizzare questi ammassi di galassie come potenti lenti cosmiche per saperne di più sugli oggetti dietro di loro“.
Eric Jiménez-Andrade di NRAO ha aggiunto:
“L’ingrandimento fornito dalla lente gravitazionale, combinato con immagini VLA estremamente sensibili, ci ha dato uno sguardo senza precedenti sulla struttura di una galassia 300 volte meno massiccia della nostra Via Lattea. In un momento in cui l’universo aveva meno della metà della sua età attuale. Questo ci fornisce preziose informazioni sulla formazione stellare nelle galassie di piccola massa in quel momento e su come alla fine si sono riunite in galassie più massicce“.