Dentisti, per evitare quelli abusivi una app per smartphone

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Diventare dentista, o odontoiatra, significa essere un professionista nel campo sanitario con una laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria o in Medicina e Chirurgia, e occuparsi quindi della salute non solo dei denti dei propri pazienti, ma anche della bocca e dell’area maxillo-facciale.

A seconda della legge vigente nei diversi Paesi, per esercitare la professione di dentista può essere necessario un diploma o una laurea in un corso di studi specialistico in odontoiatria oppure una laurea in medicina con specializzazione in odontoiatria, e in alcuni Paesi anche un’abilitazione all’esercizio della professione.

Come stabilito dalla Legge 24 Luglio 1985, n. 409, in Italia, per poter diventare dentista il primo passo da fare è innanzitutto conseguire una laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria (odontoiatra) che ha una durata di 6 anni. Serve poi un tirocinio da dentista che si svolge nell’ambito universitario e la conseguente iscrizione all’albo degli odontoiatri.

Si tratta infatti di una introduzione importante in quanto permette all’aspirante dentista di poter fare pratica e acquisire conoscenze sul campo indispensabili per un esercizio corretto della professione.

Il dentista può prescrivere tutti i medicamenti necessari all’esercizio della sua professione; egli inoltre recita il giuramento di Ippocrate ed è tenuto a rispettare il codice deontologico.

Purtroppo, però, alcuni si azzardano a praticare la professione senza averne tutti i titoli.

L’abusivismo è un problema che riguarda tutte le specializzazioni mediche. Nel campo dell’odontoiatria in particolare, però, il rischio per i pazienti di imbattersi nei falsi dentisti è particolarmente alto. Si calcola infatti che su circa 60 mila dentisti regolari ce ne sono 15 mila che forniscono prestazioni mediche in modo del tutto irregolare.

Il dentista abusivo è una persona che pratica la professione dell’odontoiatra pur non avendo i requisiti e i titoli di studio per farlo. Nella maggior parte dei casi si tratta di odontotecnici, non laureati e quindi non abilitati a esercitare la professione, che aprono studi dentistici grazie alla complicità di prestanomi.

Spesso è ancora più difficile smascherare i medici non abilitati perché hanno un titolo di studio. In molti casi, infatti, parliamo di persone che hanno pur conseguito la laurea, ma che non sono iscritti all’albo dei dentisti italiani. Anche in questo caso, quindi, parliamo di dentisti abusivi che non potrebbero esercitare la professione.

Dentisti, per evitare quelli abusivi una app per smartphone

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E i pericoli che si corrono sono tantissimi quando ci si imbatte in queste persone.

A causa delle scarse competenze medico-cliniche il dentista abusivo può eseguire terapie non idonee come estrazioni di denti invece recuperabili, capsule e ponti laddove non ce n’è bisogno, non ha la capacità di diagnosticare precocemente tumori e altre patologie orali che a differenza di un “ponte” possono comportare un rischio per la propria vita, non può garantire adeguati sistemi di sterilizzazione e quindi le possibilità di essere infettati da virus dell’ epatite B, C e HIV sono elevatissime, dedica scarsa attenzione alla prevenzione che è il primo obiettivo di un vero medico.

I 15.000 dentisti abusivi presenti in Italia sono distribuiti soprattutto al Nord (51% del totale) e in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, seguite poi da Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio.

In termini economici, secondo i dati dei carabinieri del Nas, l’attività operativa contro l’abusivismo odontoiatrico ha portato, da gennaio a novembre del 2017, al sequestro di strutture e materiali per un valore di 19.161.200 euro, che, sommati ai quasi 70 milioni di euro dei sequestri del biennio precedente, 2015-2016, danno una cifra che si appresta a raggiungere e a superare, a fine anno, i 90 milioni di euro.

E da oggi per loro è guerra aperta grazie a  “DentistInApp“, una facile applicazione da scaricare gratis  sul proprio smartphone che permette, in tempo reale, di verificare se un odontoiatra sia o meno iscritto all’Albo.

La nuova app è stata presentata a Roma nella sede della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e da oggi è scaricabile su tutti gli smartphone.

La app si “aggancerà” all’anagrafica della Fnomceo, di modo che il cittadino che avrà un dubbio sulla reale identità della persona cui si sta rivolgendo potrà verificarne l’iscrizione all’albo. Qualora non fosse iscritto con un semplice click ci potrà essere la segnalazioni alle autorità che così potranno intervenire prontamente.

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