Un episodio davvero singolare che ha suscitato stupore e interrogativi, un uomo precedentemente ritenuto morto è stato rinvenuto vivo e vegeto all’interno di un cimitero egiziano, a distanza di quattro mesi dal suo presunto funerale.

Questo singolare episodio si è verificato a Kafr Al-Khosar, un villaggio situato nel governatorato di Sharhiyah, e ha come protagonista Muhammad el-Gammal, un insegnante quarantenne con una storia di disturbi psichici, noto per le sue sparizioni prolungate.
El-Gammal è letteralmente sparito, dando inizio a una frenetica ricerca da parte dei suoi familiari, ricerca che si è conclusa in modo tragico quando un loro congiunto, impiegato presso un nosocomio locale, ha informato la famiglia che il corpo di el-Gammal era stato ritrovato e che era necessario procedere al riconoscimento.
Convinti della sua morte, i familiari hanno assistito al funerale due mesi dopo, nonostante non avessero mai ottenuto i risultati di un test del DNA effettuato sul corpo.
Tuttavia, la realtà ha preso una svolta incredibile quando, successivamente, alcuni giovani del villaggio hanno incrociato el-Gammal vagare senza meta nel cimitero, portando al suo trasferimento presso una stazione di polizia locale.
La questione di come l’uomo sia riuscito a “uscire” dalla bara in cui si riteneva fosse stato sepolto rimane avvolta nel mistero, con la polizia che ora suppone che i familiari possano aver erroneamente identificato e sepolto un’altra persona.
Le autorità hanno annunciato l’intenzione di esumare la bara per verificare la presenza di un corpo al suo interno, in un tentativo di chiarire l’accaduto.
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