Dieta giapponese 4 chili in una settimana

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Di diete ne conosciamo tantissime ma c’è da dire, anzi da constatare, che le popolazioni asiatiche in linea di massima sono più in forma di quelle europee, il concetto principale è l’alimentazione basata essenzialmente su alimenti freschi e soprattutto meno calorici dei nostri, dunque nelle popolazioni asiatiche ritroviamo un tasso di sovrappeso inferiore naturalmente rapportandolo alle popolazioni occidentali.

E allora perché non rifarsi al loro stile di vita, soprattutto a tavola, per cercare di perdere qualche kg?

La dieta giapponese del dottor Nagumo esiste già da qualche anno: era infatti il 2015 quando questo chirurgo pubblicò il libro “Mangia solo una volta al giorno” (sottotitolo: la fame ti fa stare in salute).

Lo scopo di questa dieta è quello di attivare il gene magro, ovvero le sirtuine, speciali proteine ad azione enzimatica: esse hanno il compito di regolare stress e invecchiamento, e influiscono sulla termogenesi, quindi su quanta energia bruciamo.

Secondo il dottor Nagumo le sirtuine si attivano con il digiuno, o meglio aumentando le ore di digiuno rispetto a quelle in cui si mangia. Secondo il medico, in questo modo è più facile alimentarsi delle cose di cui il corpo ha bisogno e distinguere molto meglio i segnali della fame di pancia dalla fame nervosa o emotiva.

Niente colazione, né spuntino tra un pasto e l’altro; per vivere a lungo dobbiamo abituarci ad avere la pancia che brontola. Infatti, il tipico gorgoglio nello stomaco non dev’essere più motivo di imbarazzo perchè è il segnale che le cellule danneggiate si stanno riparando.

L’esperto giapponese, il quale spiega di star testando su se stesso il metodo da una decina d’anni, spiega: «La dieta di un solo pasto al giorno che vi piaccia o no, vi farà sentire affamati. Per reazione, il vostro girovita si ridurrà gradualmente. Durante quel processo, le cellule adipose secerneranno un ormone miracoloso: l’adiponectina che previene l’arteriosclerosi e pulisce il sangue».

Il segreto è quindi consumare un unico pasto e preferibilmente quello della cena. In questo caso, non conta la quantità, ma la qualità: via libera quindi a cereali integrali, proteine, verdure e frutta.

Se l’idea di sperimentare il digiuno proprio non piace, si può scegliere di guardare alla dieta cinese.

Dieta cinese e giapponese per perdere fino a 4 kg a settimana

Dieta cinese e giapponese per perdere fino a 4 kg a settimana

Per seguire la dieta cinese, chiamata Tao, non bisogna andare lontano: basta avere la voglia di sperimentare qualche piatto diverso dal solito. Gli ingredienti sono facilmente reperibili e hanno l’obiettivo di agire direttamente sul metabolismo. Il dimagrimento varia da persona a persona proprio perché ogni corpo ha tempi di reazione diversi, ma in media si perdono circa 3 chili a settimana.

La dieta tradizionale cinese si compone principalmente di frutta e verdura. Gli alimenti base sono costituiti da cinque cereali quali riso, frumento, miglio, soia e sorgo e da cibi complementari alla dieta come carne, pesce e pollame. Inoltre, uno dei principali componenti è rappresentato dal tè. La dieta si basa sulla consumazione di pasti sia caldi e cotti.

L’alimentazione corretta è sinonimo di cura e prevenzione contro le innumerevoli malattie che aggrediscano l’organismo. La stessa cosa vale per i dolori fisici. Almeno questo secondo la medicina cinese.

La dieta Tao prevede l’equilibrio tra le sostanze presenti nel cibo che vengono assimilate durante la giornata. Ossia per godere di ottima salute e poter prevenire molti problemi, le percentuali di alimenti devono essere queste: Vegetali 20%, Carne, latte e uova 20%, Frutta 10%, Cereali 50%.

Per i cinesi, un regime alimentare deve essere scelto con cura, questo riguarda non solo cosa mangiare, ma anche la temperatura dei cibi assimilati. I quali possono essere causa di aumento di peso o problemi di salute per colpa della temperatura che possiedano. L’organismo smaltisce bene quando i cibi hanno una temperatura idonea. 36° è il numero perfetto, ovviamente più l’alimento si allontana da questo parametro è più sarà difficile da smaltirlo per il corpo.

Vanno invece limitati e assunti con moderazione latticini, grassi, lieviti, pane, salumi e salse.

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