Una nuova e sorprendente scoperta sta riscrivendo parte della preistoria sudamericana. Un team internazionale di archeologi, impegnato in scavi nell’Altopiano di Bogotà, in Colombia, ha riportato alla luce resti umani risalenti a circa 6.000 anni fa. Ma ciò che ha realmente colpito la comunità scientifica non è stato solo il ritrovamento in sé, bensì il DNA contenuto in questi scheletri: nessuna corrispondenza con popolazioni conosciute, né antiche né moderne del Sud America.

Come riportato da Euronews, e confermato da uno studio pubblicato su Science Advances, l’analisi genetica ha rivelato una linea genetica misteriosa, non riconducibile né alle popolazioni indigene attuali della Colombia, né ad altri gruppi ampiamente mappati del continente.
Un popolo dimenticato: chi erano questi antichi abitanti?
Questi antichi cacciatori-raccoglitori, secondo i ricercatori, si sarebbero stabiliti sull’altopiano durante una fase di transizione culturale verso l’agricoltura. Tuttavia, le loro tracce genetiche sembrano essersi dissolte nel tempo, senza lasciare eredi riconoscibili nell’attuale popolazione.
Alcuni elementi del DNA mostrano una debole affinità con gruppi di lingua Chibchan, presenti nell’istmo di Panama e in alcune aree dell’America Centrale. Tuttavia, anche questa parentela risulta troppo flebile per poter parlare di un collegamento diretto. Ciò solleva interrogativi inquietanti su migrazioni preistoriche ancora sconosciute, su possibili estinzioni di linee genetiche e sulla composizione demografica del continente sudamericano prima dell’arrivo delle grandi civiltà precolombiane.
Ipotesi e implicazioni: un patrimonio genetico scomparso?
Lo studio propone diverse teorie per spiegare questo enigma:
- Migrazione e fusione: i discendenti di questo gruppo potrebbero essersi uniti ad altri popoli, diluendo i loro tratti genetici originali fino a renderli irriconoscibili.
- Lignaggio isolato ed estinto: potrebbero aver rappresentato una popolazione unica, geograficamente e geneticamente isolata, poi scomparsa senza lasciare tracce dirette.
In ogni caso, la scoperta sottolinea ancora una volta quanto la storia umana sia frammentaria e quante pagine della nostra evoluzione restino ancora da decifrare. L’Altopiano di Bogotà, in questa luce, si conferma come un crocevia antropologico e culturale dalle implicazioni enormi.
Fonti autorevoli a sostegno
- National Geographic – Analisi sull’evoluzione genetica in Sud America
- Nature – Studi comparativi sulle popolazioni indigene
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