La tensione è palpabile, e la situazione preoccupa molto anche lo stesso presidente degli Stati Uniti, anche se come di consueto Donald Trump si mostra alla popolazione e al mondo intero fermo e risoluto: la “carovana” dei migranti provenienti dall’Honduras continua inesorabile la sua marcia.
Secondo l’Onu le persone in fuga verso gli Stati Uniti e il Canada alla ricerca di una vita migliore sono circa 7mila, ma potrebbero anche essere di più.
La carovana di migranti si trova ancora a settimane di viaggio dagli Stati Uniti e procede con una velocità di circa 40 chilometri al giorno, ma Trump ha già deciso di inviare 5200 nuovi soldati a presidiare le frontiere.
Non è stato precisato quando verranno inviati sul territorio, ma secondo gli ultimi piani 1800 andranno in Texas, 1700 in Arizona e 1500 in California.
Trump ha ricordato che la maggioranza delle richieste d’asilo, circa l’80% provenienti dall’America centrale, sono respinte ma alle udienze “non si presenta nessuno”.
E ha ribadito che tra i migranti ci sono “molti membri di bande e delinquenti”.