Donazione sangue: l’importanza di tornare a donare

VEB

Gli italiani sono un popolo generoso, e lo hanno dimostrato più di una volta, quando tutto il popolo si è unito per affrontare le tragedie che hanno colpito ciclicamente la nostra nazione, e bisogna dimostrarlo anche donando il proprio sangue.

Purtroppo lo scorso anno sono stati solo un milione e 688mila nel 2016 i donatori di sangue, il numero più basso dal 2011: un calo fisiologico per l’invecchiamento della popolazione, che dice della necessità di un rilancio delle donazioni, soprattutto fra i giovani.

40mila in meno rispetto al 2015: il sistema sangue italiano ‘tiene’, ma inizia a dare qualche segnale di logoramento.

A fronte del calo dalla parte della donazione si registra invece un aumento del numero di pazienti trasfusi, circa 660mila nel 2016 (+3,7%), anche se la quantità di sangue trasfuso è in leggero calo per l’adozione delle tecniche di ‘Patient Blood Management’, che permettono un risparmio della risorsa.

Per fortuna  funziona perfettamente il meccanismo di compensazione che prevede che Regioni che raccolgono più sangue del fabbisogno lo cedano a chi è in crisi: le Regioni che hanno contribuito maggiormente sono state nel 2016 Piemonte (32%), Veneto (16%), Friuli-Venezia Giulia (13%), Lombardia (12%), Provincia autonoma (PA) di Trento (8%), Emilia-Romagna (4%), Campania, Valle d’Aosta e PA di Bolzano (circa 2% ognuna).

Nel frattempo il volontariato si è mobilitato per cercare e coinvolgere nuovi donatori con una serie di iniziative volte in primis al coinvolgimento delle nuove generazioni, che si stanno tenendo lungo tutto lo stivale.

“Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue hanno il compito di coinvolgere i cittadini su un tema che interessa tutta la collettività – dichiara il Civis (Coordinamento interassociativo volontariato italiano sangue) – È indispensabile continuare l’attività di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue ed emocomponenti, in modo da favorire una sempre più ampia partecipazione”.

Nel frattempo, anche sociale e tecnologia si incontrano per cercare di offrire un supporto concreto per la promozione della cultura della donazione di sangue e per rendere più efficiente e consapevole l’attività dei donatori.

Questa in breve la missione del progetto smartDONOR, che con la sua piattaforma si offre come interfaccia tra i donatori e le associazioni puntando a costruire e valorizzazione quella che vuole diventare la più grande community italiana incentrata sulla raccolta del sangue.

Con questa app, l’utente può visualizzare nella mappa le sedi e i punti di raccolta delle associazioni e i relativi reali fabbisogni di sangue del territorio, calcolare il percorso per raggiungere i punti di raccolta visualizzati nella mappa, programmare le proprie donazioni sulla base dei reali fabbisogni e del proprio storico, sincronizzare gli appuntamenti con il proprio calendario smartphone, salvare il proprio storico di donazioni costruendo quindi un database personale.

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