Il progresso dell’intelligenza artificiale sta impressionando e sorprendendo sempre di più.
Il noto neuroscienziato olandese, Floris de Lange, ha condiviso scoperte affascinanti, ricevendo notevole attenzione dalla comunità scientifica. Secondo De Lange, il nostro cervello ha una capacità stupefacente di anticipare gli eventi futuri, quasi come se fosse un avanzato sistema computazionale capace di prevedere cosa comparirà sullo schermo nel prossimo momento.
“Non abbiamo ancora tutte le risposte“, dice De Lange, “ma potrebbe essere un meccanismo del cervello per risparmiare energia. Se possiamo anticipare un evento, possiamo prepararci in anticipo e non dobbiamo reagire in modo precipitoso.“
Mentre l’intuito umano svolge un ruolo chiave nelle nostre decisioni, sorge un quesito: quanto possiamo davvero affidarci a esso? Dovremmo forse dare più fiducia alle previsioni fatte dall’intelligenza artificiale?
“Le proiezioni dell’intelligenza artificiale tengono conto dell’allungamento dell’aspettativa di vita e delle innovazioni mediche“, dice Bernhard Schindlholzer, esperto di apprendimento automatico di una nota compagnia americana.
“Considerando i recenti sviluppi, come un potenziale elisir di longevità in Olanda e una promessa russa riguardante una ‘pillola dell’immortalità’, l’intelligenza artificiale stima che potremmo vivere fino a 300 anni.“
Ma c’è di più. Sorprendentemente, l’intelligenza artificiale ha previsto che, entro il 2100, potrebbe dominare il nostro mondo e espandersi verso altri sistemi stellari. Da dove proviene questa audace previsione? Ha forse fatto uso di metodi divinatori come i tarocchi, o dispone di informazioni che ancora ci sfuggono?
Viviamo in un’era di scoperte e sviluppi straordinari. E benché le proiezioni dell’intelligenza artificiale possano apparire come pura fantascienza, ci inducono a ponderare sul destino dell’umanità e sul suo rapporto con le tecnologie. Il futuro ha in serbo molte sorprese, e solo il tempo potrà svelarle.
