I videogiochi online rubano la nostra privacy, ecco come

VEB

L’esplosione del mercato dei videogiochi ha portato i giochi online sotto i riflettori di giocatori e studiosi.

Questo settore vivace e in continua evoluzione offre a milioni di entusiasti un modo unico di interagire in ambiente digitale.

I videogiochi online rubano la nostra privacy ecco come
Foto@Pixabay

Nonostante ciò, esistono aspetti problematici, come evidenziato da una ricerca dell’Università di Aalto. Nel 2020, l’intero settore ha realizzato guadagni superiori ai 150 miliardi di dollari, con i giochi online che rappresentano una parte rilevante di questa somma.

Uno studio apparso sulla rivista ACM on Human-Computer Interaction ha però evidenziato alcune preoccupazioni riguardo alla raccolta di dati.

Le piattaforme online spesso chiedono agli utenti di registrarsi, fornendo dettagli personali come e-mail, username e, in alcuni casi, dati di pagamento. Oltre a ciò, raccolgono diverse informazioni relative all’esperienza di gioco, dalle statistiche delle partite ai contenuti delle chat, che possono fornire un quadro dettagliato delle abitudini dei giocatori.

La prof.ssa Janne Lindqvist, del Dipartimento di informatica di Aalto, sottolinea che la loro indagine ha gettato luce sui metodi di raccolta dati nei giochi e sui potenziali pericoli.

È stato rivelatore notare quanta poca consapevolezza avessero i giocatori sulla questione. Molti, ad esempio, hanno detto che eviterebbero la chat vocale nei giochi per preservare la loro privacy. Abbiamo anche scoperto che alcuni giochi incentivano gli utenti a condividere la propria identità in cambio di premi virtuali”.

Lo studio ha inoltre identificato tecniche di “design ingannevole” che potrebbero indurre gli utenti a compiere azioni non volute, come associare profili social o condividere dati con terzi senza un’adeguata informazione.

Uno dei punti chiave emersi è la scarsa consapevolezza dei giocatori sul fatto che le loro conversazioni in chat possano essere visionate da estranei, e l’assenza di politiche di privacy trasparenti da parte delle piattaforme.

Gli studiosi suggeriscono un rinnovamento delle politiche sulla privacy da parte delle piattaforme di gioco, affinché siano più comprensibili e rispettose dei diritti degli utenti. È essenziale che il consenso alla raccolta di dati venga dato in modo esplicito e che venga fornita chiarezza su come i dati vengano utilizzati e condivisi.

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