Ecco cosa non devi fare per proteggere la tua privacy, siamo sempre rintracciabili

VEB

Nell’era digitale odierna, gli smartphone sono diventati strumenti indispensabili per rimanere in contatto con gli altri, restare informati sugli ultimi eventi e condividere le esperienze sui social network.

Ecco cosa non devi fare per proteggere la tua privacy siamo sempre rintracciabili
Foto@DepositPhotos.com

Tuttavia, secondo l’esperto Pavel Myasoedov, disattivare semplicemente la geolocalizzazione sul dispositivo potrebbe non essere sufficiente per proteggere la propria posizione dai criminali informatici. In un’intervista rilasciata all’agenzia Prime, Myasoedov ha condiviso la sua conoscenza su vari metodi per determinare la posizione di uno smartphone.

Ogni volta che inviamo messaggi, pubblichiamo foto sui social network o semplicemente accediamo a siti web, il nostro dispositivo scambia metadati con i server, trasmettendo informazioni che possono essere utilizzate per individuare la nostra posizione. Questi metadati possono anche contenere informazioni sul nostro fornitore di servizi Internet, permettendo agli aggressori di risalire al nostro indirizzo di casa. Myasoedov ha spiegato che ogni dispositivo possiede un identificatore di rete univoco, che diventa pubblico quando lo smartphone si connette a una rete Wi-Fi pubblica. Inoltre, i criminali informatici possono utilizzare la triangolazione basata sui dati di tre torri cellulari vicine per determinare la posizione di un telefono cellulare con un’approssimazione di circa 300 metri.

Irischi non si fermano qui. I criminali informatici possono sfruttare metodi di targeting geografico basati su malware. Questi software dannosi analizzano i suoni registrati dal telefono e li confrontano con i dati dei servizi di messaggistica istantanea. Utilizzando le reti neurali, i truffatori possono identificare la probabile posizione della loro vittima.

Myasoedov ritiene che il modo più efficace per proteggersi sia utilizzare telefoni cellulari tradizionali, senza funzionalità avanzate. Questi dispositivi non scambiano metadati e non dispongono di funzioni come la geolocalizzazione, il che limita notevolmente la capacità dei criminali informatici di tracciare la posizione dei proprietari. Tuttavia, se si preferisce ancora utilizzare uno smartphone, Myasoedov consiglia di prendere alcune precauzioni.

Innanzitutto, è importante evitare di connettersi a reti Wi-Fi pubbliche, specialmente in luoghi non sicuri. Tali reti possono essere facilmente compromesse e gli aggressori possono ottenere accesso ai dati personali, inclusa la posizione. Inoltre, Myasoedov suggerisce di utilizzare una rete privata virtuale (VPN) per connettersi a Internet. Una VPN crea un tunnel crittografato tra il dispositivo e un server, nascondendo il vero indirizzo IP e fornendo un ulteriore livello di privacy e sicurezza.

È altresì importante fare attenzione alle informazioni condivise sui social media e su altre piattaforme online. La pubblicazione di foto e altri dettagli sulla propria posizione può fornire agli aggressori informazioni preziose. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli delle impostazioni sulla privacy e limitare l’accesso alle informazioni personali.

Next Post

Un uomo anziano vive ogni giorno come un loop temporale

Un recente referto medico ha documentato un caso straordinario legato a una percezione insolita del tempo da parte di un individuo. Questo fenomeno richiama alla mente il film comico di fantascienza del 1993, “Ricomincio da capo“, in cui il protagonista, interpretato da Bill Murray, rimane intrappolato in un loop temporale, […]
Un uomo anziano vive ogni giorno come un loop temporale