Ecco la proteina che ci fa svegliare con la luce

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Svegli con la luce e addormentati col buio: perché? Dipende tutto da una proteina: Prokineticin 2.

Pensavamo di sapere tutto sul sonno, sul concetto di veglia e quello di dormire.

Ma alla fine il nostro cervello, e più in generale il nostro fisico, è talmente complesso da riservarci sempre delle sorprese.

Alla fin fine, il meccanismo del sonno e della veglia, insomma perché si dorme, ha ancora dei lati oscuri.

Forse l’unica vera certezza sta nel fatto che quando non dormiamo, stiamo male.

Viceversa, quando stiamo male, non dormiamo.

Tant’è che molti medici tuttora, prima di passare a visite più approfondite ci chiedono, giustamente, se mangiamo e dormiamo regolarmente.

Buone domande: semplici, banali ma significative. Nel frattempo, fra le innumerevoli ricerche che vengono fatte sul ciclo sonno-veglia, ne spicca una condotta da una squadra di ricercatori del famosissimo California Institute of Technology di Pasadena.

La scoperta che hanno fatto gli scienziati risiede nel fatto che a regolare questi meccanismi di sonno-veglia è una proteina, che è stata chiamata Prokineticin 2.

L’attività di questa proteina sembra essere totalmente indipendente da quelli che sono i cosiddetti ritmi circadiani.

Insomma, questa proteina risulta essere una specie di interruttore, o meglio, un sensore, che ci fa addormentare quando cala il buio e svegliare quando arriva la luce.

Non è quindi una questione di vista; o, almeno, non è solo una questione di vista.

Lo studio è stato coordinato dai professori Jason Rihel e David A. Prober. I due, con i loro colleghi, si sono avvalsi per la ricerca, di alcuni pesci modificati geneticamente, gli Zebrafish, i quali hanno un ciclo sonno-veglia molto simile a quello degli esseri umani.

I pesci sono stati trattati in maniera tale da produrre determinati livelli di proteina Prokineticin 2.

I pesci che avevano i livelli più elevati di questa proteina, possedevano un meccanismo del sonno e della veglia del tutto alterato.

Sostanzialmente dormivano di giorno ed erano svegli di notte. Posto che gli stessi effetti si potrebbero avere anche nell’uomo, si potrebbero studiare delle medicine che regolino i meccanismi di produzione della proteina, in maniera tale da affrontare con successo disturbi importanti come l’insonnia.

Ma la sperimentazione sull’essere umano deve essere comunque ancora avviata.

Nel frattempo i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale specializzata Neuron.

La previsione è che comunque gli studi continuino e che nei prossimi anni, o forse nei prossimi, mesi, si possa cominciare la sperimentazione anche sugli esseri umani.

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