Emergenza caldo, i consigli del Ministero della Salute per difendersi da Lucifero

VEB

Con il gran caldo arrivano anche i consigli del Ministero della Salute per difendersi da Lucifero.

La prossima ondata di calore si chiamerà Lucifero e pare che darà parecchi punti a Caronte che ci ha appena lasciato.

Lucifero arriverà potente e prepotente ancora una volta sulla nostra penisola e sulle isole, a ricordarci che forse nel clima qualcosa sta cambiando sul serio.

E’ possibile pure che il tutto faccia parte di eventi ciclici naturali di lungo periodo, ma l’impressione è che l’uomo ci abbia messo molto del suo.

Se poi all’aumento delle temperature si aggiungono siccità e incendi, il quadro è pressoché completo, e allora bisogna correre ai ripari, forse più che negli anni passati.

Ragion per cui è corretto che il competente Ministero della Salute aiuti, come d’altronde fa periodicamente, con consigli e raccomandazioni, per cercare di salvaguardare la salute specialmente delle persone considerate più a rischio.

Le regole in fondo sono poche e semplici; basta solo un po’ di buona volontà nell’osservarle.

Vediamo. Dalle 11 alle 18 è bene, se non indispensabile, non uscire da casa o da altri ambienti chiusi e più freschi.

In caso di uscita, bisogna ripararsi la testa con cappelli leggeri, indossare indumenti chiari, non aderenti, possibilmente non in fibra sintetica, che tende a impedire la traspirazione.

Coloro che soffrono di diabete, hanno più possibilità di andare incontro a ustioni serie, poiché meno sensibili al dolore.

Nell’alimentazione, attenzione alle scadenze dei prodotti, perché col caldo c’è maggior rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari.

Bisogna consumare pasti leggeri, contenenti soprattutto frutta e verdura. Bere molto è importantissimo, anche due litri d’acqua al giorno. E’ meglio se non si assumono bevande alcoliche.

A casa bisogna schermare finestre e vetrate esposte a sud, o comunque a lunghi periodi durante i quali batte il sole. Nelle ore più calde della giornata, è bene chiudere le finestre; queste potranno essere aperte nella notte e nelle prime ore del mattino.

Usare il meno possibile il forno e gli altri elettrodomestici che producono calore.

Utilizzare condizionatori e deumidificatori. Rendere l’aria meno umida diminuisce la sensazione sgradevole di percezione di una temperatura ancora maggiore di quella che in effetti è.

Si può utilizzare il ventilatore ma con intelligenza, perché alla lunga può anche causare disidratazione. Se la temperatura è molto elevata, intorno ai 30-32 gradi, l’uso è comunque sconsigliato.

E’ bene inoltre non puntare direttamente la ventilazione verso le persone, ma far sì che circoli in tutto l’ambiente.

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