Esponenti del movimento ambientalista avvertono che abbiamo una finestra temporale di soli cinque anni per scongiurare un disastro climatico di ampia portata.
Secondo quanto emerso dalle ricerche, il limite critico di 1,5 gradi Celsius di aumento della temperatura globale, come definito nel quadro dell’accordo di Parigi del 2015, sarà una soglia prossima entro l’inizio del 2029 secondo gli esperti. Questo sarà il caso se non si verifica una diminuzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra.
Una recente pubblicazione sulla rivista Nature Climate Change indica che alla Terra rimangono soltanto 250 miliardi di tonnellate di CO2 nel suo “budget di carbonio” per non superare la soglia dei 1,5 gradi. Questo quantitativo è assai inferiore alle stime precedenti e suggerisce che ci stiamo avvicinando rapidamente a un momento cruciale.
Inoltre, l’eliminazione di particelle inquinanti e aerosol dall’atmosfera, sebbene rappresenti un passo avanti contro l’inquinamento atmosferico, sta paradossalmente accelerando il riscaldamento globale. Questo fenomeno fa sì che i cambiamenti climatici si verifichino a un ritmo più veloce di quanto si pensasse.
L’allarme lanciato da un report delle Nazioni Unite indica che un riscaldamento di 1,5 gradi Celsius potrebbe tradursi in un incremento degli eventi climatici estremi, nel danneggiamento irreversibile degli ecosistemi corallini, nel disgelo delle grandi calotte polari e in una maggiore carenza idrica. Le ripercussioni di questi eventi sulle forme di vita del nostro pianeta potrebbero essere devastanti.
Gli esperti ribadiscono che, malgrado un aumento di 1,5 gradi sembri ormai imminente, è di vitale importanza agire immediatamente per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e prevenire conseguenze ancor più disastrose. In uno scenario di riscaldamento di 2 gradi, avremmo a disposizione un margine di 1.220 miliardi di tonnellate di emissioni, un limite che, secondo gli attivisti per l’ambiente, potrebbe essere raggiunto in meno di tre decenni.
Il capo della ricerca, Robin Lamboll, sottolinea che nonostante vi possano essere incertezze sulle tempistiche precise in cui si manifesterà il riscaldamento di 1,5 gradi, questo evento è prevedibile nell’arco di pochi anni.
