È l’uomo dell’anno, e in questa prima parte d’estate non si parla che di lui, sebbene non sia stato paparazzato su una spiaggia vip con accanto qualche modella mozzafiato.
Parliamo di Fabio Fazio, l’uomo dei record, colui che è riuscito a farsa alzare dalla Rai il suo già milionario stipendio, nel periodo in cui non si parlava d’altro che del tetto dei compensi per gli artisti della televisione di stato.
Ma Fazio è anche e soprattutto un lungimirante imprenditore, e ha realizzato anche quello che si era ripromesso lo scorso marzo: “D’ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso…”.
“Dalla prossima stagione televisiva Fabio Fazio produrrà i suoi programmi con L’OFFICINA, una nuova società formata da lui stesso e da Magnolia. Nasce così una collaborazione che porta anche in Italia un modello tipico del mercato europeo – in particolare francese – anche con reti del servizio pubblico: un modello che vede l’impegno produttivo diretto dei più importanti conduttori di talk show. In questo genere di prodotto è leader riconosciuto il Banijay Group, di cui fa parte Magnolia, che contribuirà quindi con tutto il suo know how a rendere ancora più competitivi i programmi di consolidato successo a firma Fabio Fazio”, si legge in una nota diramata dalla società di produzione Magnolia. Il conduttore deterrà il 50 percento del capitale de L’Officina.
Finisce così il sodalizio tra Fazio e Endemol, che per anni si è occupata della produzione dei programmi condotti dal conduttore ligure.
Non tutto però potrebbe andare per il verso giusto: i consiglieri Rai si preparano infatti a chiedere un parere legale, se non altro perché Magnolia fa parte del gruppo Zodiak che a sua volta si è fuso con il gruppo francese Banijay, che ha tra i soci Vivendi, che ha una quota di rilievo in Mediaset.
Pare inoltre che dopo la Corte dei Conti, anche l’Autorità Anticorruzione vuole vederci chiaro su un accordo che impegna la Rai per oltre 70 milioni di euro per 4 anni e che ogni giorno fa emergere elementi opachi.