Facebook, il nuovo algoritmo che premia i contenuti

VEB

Facebook cambia algoritmo per premiare i contenuti più rilevanti.

Il nuovo algoritmo del social blu sta agendo soprattutto sul News Feed.

In modo particolare agisce su quei contenuti che, destando più interesse, sono aperti e letti davvero dall’utente che li vede scorrere sulla sua pagina.

L’algoritmo, in pratica, premia gli articoli sui quali il lettore si ferma di più e non più solo quelli che generano interazione con commenti o “Mi Piace”.

L’ingegnere Moshe Blank e il ricercatore Jie Xu sulla Newsroom di Facebook scrivono:

“Stiamo lavorando per migliorare il News Feed, aggiornandolo per essere sicuri che vediate le storie più rilevanti prima di tutto”.

“Con questa modifica – continuano i due – possiamo capire meglio quali articoli potrebbero essere interessanti in base a quanto tempo impiegate per leggerli”.

I due nuovi parametri che sono stati introdotti sono il tempo di lettura (o di visione) e la diversità dei post.

Per ogni link esterno, dunque, il nuovo algoritmo di Facebook calcola il tempo trascorso a leggerlo o a visualizzarlo nel browser o in versione Instant Article.

Ovviamente nel conteggio del tempo non si calcolano i secondi impiegati per caricare la pagina.

In più, per evitare di favorire gli articoli molto lunghi, il tempo di lettura non sarà calcolato in assoluto ma con tutta una serie di parametri.

Gli articoli premiati dal social di Zuckerberg saranno solo quelli che riusciranno a catturare un’attenzione che superi il minuto.

E, poiché è stato introdotto il parametro della diversità dei post, l’algoritmo non mostrerà all’utente troppe notizie che arrivano da una stessa fonte.

Secondo il Guardian, autorevole voce inglese, “una delle ragioni di questo cambiamento è che solo di recente Facebook ha avuto sufficienti dati sul comportamento degli utenti per creare tali parametri”.

Questi parametri sono strettamente legati al “costante aumento di coloro che usano l’applicazione di Facebook su smartphone”.

E sono proprio questi utenti che Facebook vuole tenere stretti evitando che attraverso i link possano migrare verso altri lidi.

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