I nostri smartphone ormai sono capaci di aiutarci nelle situazioni più disparate, con un’applicazione disponibile per ogni occasione, ma parallelamente rischiano di “abbandonarci” in ogni momento: se la loro memoria si può espandere quasi all’infinito, lo stesso non si può dire della batteria, che al contrario sembra reggere sempre meno.
E più applicazioni teniamo attive, più la batteria si scarica rapidamente: e allora come fare per non vedere il telefono spegnersi a metà giornata?
Tra i diversi accorgimenti, uno ce lo suggerisce direttamente Google: secondo il colosso non è solo la luminosità ad influire sulla durata delle nostre batterie, ma anche il colore, e quindi Google ha dimostrato che la Dark Mode, o modalità notte, ottiene i risultati migliori in termini di ridotti consumi energetici.
La differenza tra la massima luminosità e la modalità notturna è notevole, grazie alla capacità dei pannelli OLED di “spegnere” i pixel in presenza di colore nero sul display, portando così a un risparmio energetico netto.
Il bianco, al contrario, è di gran lunga il colore che consuma più energia e ciò ha portato Google a riconoscere che l’importanza attribuita a tale colorazione nelle sue app e nelle linee guida di stile di Android non è proprio l’ideale.