Se l’amore è un sentimento che si costruisce col tempo, col viversi giorno dopo giorno, affrontando gioie e dolori, vittorie e sconfitte, probabilmente la parte più bella ed emozionante è quella iniziale, quell’infatuazione che fa vedere l’altro come un essere assolutamente perfetto.

Se per alcuni l’alchimia non scatta al primo sguardo ma si costruisce, pochi fortunati sanno invece, fin dal primo momento, che l’altro è proprio quello giusto, l’altra metà mancante della mela.
Stiamo parlando del classico colpo di fulmine, quando si sentono le farfalle nello stomaco.
Ma proprio quest’ultima, curiosa, espressione cosa significa e da dove deriva?
Si può ricorrere ad una prima spiegazione “storico scientifica”: già in un papiro del 1550 a. C. era scritto che gli egizi localizzavano i sentimenti nel sistema digestivo e che Aristotele credeva che il cervello servisse solo a raffreddare il sangue, quindi far riferimento allo stomaco significa certamente che da lì ha inizio il forte sentimento legato all’infatuazione.
Più in ambito medico, le farfalle nello stomaco sono una conseguenza dell’attivazione di quella branca del sistema nervoso autonomo chiamata simpatico: in pratica una risposta inconscia e incontrollabile che il nostro corpo ha, senza passare dal cervello.
Una sorta di istinto ancestrale che ci dice che quella che abbiamo dinanzi è proprio la persona giusta.