Da qualche anno a questa parte evadere tasse e imposte è diventato sempre più difficile, in primis per i continui incentivi all’uso di carte e pagamenti elettronici, che stanno limitando al massimo l’uso del contante, ma anche perché i conti correnti, bancari e postali, di ognuno di noi sono continuamente passati al setaccio dall’occhio implacabile del Fisco.
E grazie ad un nuovo algoritmo la vita per gli evasori diventerà ancora più difficile: un algoritmo frugherà infatti tra giacenze, bonifici in entrata e in uscita, in cerca d’ incongruenze, per scovare chi nasconde più ricchezza di quanta ne dichiara.
Manca solo un decreto del ministero dell’ Economia, che sarà pronto entro la fine di marzo, per dare il via alla maxi operazione anti-evasione, ricordano gli esperti del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti.
Il Fisco a quanto pare cercherà di tutelare anche la privacy di ognuno utilizzando la tecnica della pseudonimizzazione, ovvero userà e conserverà i dati di un soggetto in una modalità che di fatto impedisce l’identificazione dello stesso. All’Agenzia delle Entrate e a alla Guardia di Finanza rimane comunque il potere di poter poi interagire con le banche dell’identità presa in esame.
Tuttavia il Garante Privacy tiene d’occhio questa particolare tecnica, considerando che un margine di identificazione c’è.