Il freddo è arrivato, anche se in molte zone d’Italia la neve non si è ancora vista , ma il termometro nelle prossime settimane è destinato a scendere ancora di molto.
C’è chi proprio non riesce a staccarsi da stufa e camino e chi intraprendentemente si arrischia persino a passeggiare con temperature vicino o sotto lo zero: ma cosa è più consigliabile indossare per resistere al clima rigido?
In primis dobbiamo ricordare che il compito degli abiti è sostanzialmente di isolarci dall’esterno, trattenendo il calore generato, ed è per questo che bisogna sempre vestirsi a strati. In genere è consigliabile indossare uno strato, preferibilmente quello più esterno, che sia impermeabile alla pioggia e in grado di impedire al vento di raggiungere il corpo, causando il cosiddetto effetto “wind chill”, il raffreddamento dovuto alla convezione.
Tra i materiali, la lana è un materiale naturale che, a seconda dello spessore e delle tecniche con cui viene filata, arriva a contenere anche il 60/70% di aria all’interno delle fibre, quindi ha un potere isolante molto elevato.
La lana inoltre può assorbire una grossa quantità di acqua senza dare al corpo una sgradevole sensazione di bagnato.
I vestiti di lana da prediligere per le loro caratteristiche anallergiche sono quelli composti da qualità più morbide e pregiate come la lana merino, l’alpaca, il cachemire, il mohair, la vigogna, la lana di angara e quella ricavata dal pelo di yak.
Un altro tessuto in grado di isolare dal freddo in inverno e dal caldo in estate è la seta, anche se particolarmente consigliato per l’abbigliamento invernale è il pile.