Fumo, le sigarette elettroniche sono meno dannose delle Iqos

VEB

Nelle scorse ore abbiamo celebrato la Giornata mondiale contro il Fumo, ed i numeri diffusi sono stati veramente preoccupanti: nonostante i divieti in aumento, non diminuisce il numero dei fumatori.

Secondo l’Ossfad (Osservatorio Fumo, Alcol e Droga) del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, uno su dieci è consumatore abituale, quasi la metà ha fumato, ha provato a fumare o fuma ogni tanto e tra quelli abituali più della metà fuma anche cannabis. I ragazzi tra i 14 e i 17 anni, infatti, accendono la prima sigaretta alle scuole secondarie di secondo grado e una piccola percentuale addirittura inizia a fumare alle elementari, a 9-10 anni.

Eppure le sigarette uccidono ogni anno 7 milioni di persone nel mondo, tra cui quasi un milione per le conseguenze del fumo passivo. La cifra è fornita dall’Oms, e sempre secondo l’Organizzazione nel 2016 il 20% della popolazione mondiale fumava, mentre nel 2000 era il 27%. Oltre metà dei paesi membri  ha ridotto il numero di fumatori in questo lasso di tempo, ma solo uno su otto riuscirà a ridurli del 30% entro il 2025 come richiesto dagli obiettivi dell’Oms.

Gli stessi dati parlano anche di oltre la metà dei fumatori che prova a smettere di fumare, spesso però con scarsi risultati. C’è chi prova a smettere radicalmente, chi si affida a cerotti ed altri rimedi che le farmacie offrono, chi decide di passare a opzioni meno dannose con la sigaretta elettronica e Iqos.

IQOS è un sistema sviluppato da Philip Morris International per scaldare il tabacco senza bruciarlo, consentendo di assaporarne il gusto autentico.
Poiché non c’è combustione, IQOS non produce fumo, né cenere, meno odore persistente, offrendo ai fumatori adulti una scelta migliore rispetto alle sigarette tradizionali.

In buona sostanza, quindi, si è riusciti a dimostrare che la sigaretta elettronica è di gran lunga meno dannosa di Iqos.

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