Ci sono molti tra noi, fortunatamente, che se la cavano bene ai fornelli o che, quantomeno riescono a preparare piatti semplici senza creare troppi danni.
Ci sono però anche coloro che coi fornelli sono letteralmente negati, senza contare che anche ai più bravi può capitare una disattenzione.
E cosa accade se, mentre proviamo a friggere qualcosa, l’olio per friggere, naturalmente altamente infiammabile e quindi pericoloso, prende fuoco?
Il primo istinto è quello di lanciargli sopra dell’acqua, ma attenzione: questa è l’ultima cosa da fare perché si potrebbe aggravare la situazione, dato che si corre il rischio di una esplosione con schizzi di olio bollente ovunque.
Evitare anche di rovesciare l’olio: cadendo sulle superfici, potrebbe far prendere fuoco ad altri oggetti od utensili sparsi per la cucina.
La prima cosa importante da fare è spegnere il fornello, dato che il fuoco di sostanze grasse ha bisogno di calore per rimanere attivo.
Bisogna poi mettere un coperchio o una teglia sopra la padella o la pentola in fiamme: questo gesto permetterà di non far entrare più aria all’interno, e sappiamo bene che, una volta bruciato tutto l’ossigeno, la fiamma muore.
Se lo si ha a portata di mano, si può usare anche del bicarbonato sulla fiamma, che interrompe l’apporto di ossigeno.
Se la fiamma è già più estesa si può ricorrere a un estintore ma attenzione a controllare che deve riportare la dicitura “classe B”, che vuol dire che è adatto ad essere usato su un fuoco causato da liquido infiammabile.
Naturalmente se il fuoco si è già diffuso in altre zone della cucina, l’unica cosa sensata da fare è scappare fuori e chiamare i servizi di emergenza.