L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni settore, compreso quello dell’istruzione. Ma che fine faranno le scuole in un mondo dominato dall’IA? Luis von Ahn, CEO di Duolingo, ha condiviso una visione sorprendente durante un episodio del podcast No Priors, ipotizzando un futuro in cui le scuole continueranno ad esistere, ma con un ruolo profondamente trasformato.

Le scuole come ambienti di socializzazione e custodia
Secondo von Ahn, l’intelligenza artificiale non sostituirà completamente le scuole, ma ne modificherà radicalmente la funzione. “Le scuole non spariranno, perché c’è ancora bisogno di assistenza all’infanzia”, ha dichiarato, sottolineando che l’aspetto umano rimarrà centrale, soprattutto nella cura e nella supervisione degli studenti.
In questa visione, le scuole diventeranno sempre più simili a centri educativi supervisionati, in cui l’apprendimento sarà affidato in larga parte all’IA, mentre gli insegnanti si concentreranno sull’interazione sociale e sul benessere degli studenti.
L’intelligenza artificiale per un’istruzione personalizzata
Uno dei principali vantaggi dell’intelligenza artificiale nel campo educativo è la possibilità di offrire un apprendimento personalizzato. Von Ahn ha evidenziato come un insegnante, in una classe di 30 alunni, non possa adattare i metodi didattici alle esigenze di ciascuno. L’IA, al contrario, può analizzare in tempo reale le prestazioni individuali, identificando punti di forza e debolezza, e modulando i contenuti in base al ritmo di apprendimento del singolo studente.
Secondo un report di McKinsey & Company, l’uso dell’intelligenza artificiale nella formazione potrebbe migliorare l’efficacia dell’insegnamento e ridurre il divario di apprendimento, offrendo supporto personalizzato anche agli studenti con maggiori difficoltà.
Duolingo verso un modello “AI-first”
Duolingo è una delle aziende che stanno già abbracciando questo cambiamento. Il colosso dell’apprendimento linguistico ha recentemente annunciato un importante passo verso l’automazione: “Duolingo sarà un’azienda AI-first”, ha affermato Von Ahn in una nota pubblicata su LinkedIn. La piattaforma prevede di ridurre l’impiego di collaboratori esterni per attività che possono essere gestite dall’IA e di utilizzare algoritmi avanzati per la valutazione delle performance dei team interni.
Questa mossa ricorda un cambiamento analogo avvenuto nel 2012, quando Duolingo ha puntato con decisione sull’esperienza mobile, anticipando i tempi e trasformando il modo in cui milioni di utenti imparano le lingue.
L’istruzione nel mondo post-ChatGPT
Dall’arrivo di ChatGPT nel 2022, il panorama educativo ha subito una trasformazione radicale. Le tecnologie generative, sviluppate da aziende come OpenAI, Google DeepMind e Anthropic, stanno ridefinendo l’apprendimento in tempo reale. Scuole e università in tutto il mondo stanno adattando i propri modelli didattici per integrare strumenti basati su intelligenza artificiale, come tutor virtuali e assistenti educativi automatizzati.
L’UNESCO ha recentemente sottolineato l’importanza di garantire un utilizzo etico e inclusivo dell’intelligenza artificiale nell’educazione, promuovendo linee guida che tutelino i diritti degli studenti e il ruolo degli insegnanti.
Conclusione
Le scuole non scompariranno, ma saranno profondamente diverse: più centri di socializzazione e supporto, meno aule incentrate sulla lezione frontale. L’intelligenza artificiale promette di democratizzare l’apprendimento, renderlo più accessibile e personalizzato. E aziende come Duolingo stanno già costruendo il futuro, un algoritmo alla volta.