La tonalità e l’aspetto dei tuoi occhi sono il risultato di processi genetici, con il colore ereditato dai nostri antenati che stabilisce la quantità e il tipo di pigmentazione presente nelle iridi.
La varietà di geni responsabili del colore degli occhi spiega la vasta gamma di tonalità osservabili, differenziandosi significativamente anche tra membri della stessa famiglia. È interessante notare che si ritiene che tutti gli individui con occhi azzurri discendano da un singolo antenato europeo che ha manifestato una mutazione genetica tra 6.000 e 10.000 anni fa, come suggerito dagli studi dell’Università di Copenaghen.
Questo individuo è stato identificato come il primo umano ad avere gli occhi azzurri, rendendo chiunque li possegga oggi discendente di tale antico progenitore.
Originariamente, la popolazione umana aveva occhi marroni, afferma Hans Eiberg, professore associato presso il Dipartimento di Medicina Cellulare e Molecolare dell’Università. È comune che i neonati nascano con occhi azzurri, data la scarsa presenza di melanina, ma di solito entro i due anni di età si stabilizza il colore definitivo degli occhi.
Le persone con occhi marroni possiedono un’elevata concentrazione di pigmento nell’iride, rendendolo il colore più diffuso a livello globale. Al contrario, chi ha gli occhi azzurri presenta minor melanina, rendendo i loro occhi di una tonalità più chiara; solo un terzo della popolazione mondiale ha gli occhi azzurri.
Nonostante ciò, ricerche degli ultimi vent’anni suggeriscono che le persone con occhi azzurri stiano diventando sempre più rare, pur vantando una peculiarità quasi supereroistica.
Una ricerca pubblicata sulla rivista BioRxiv ha evidenziato come il colore dell’iride influenzi la capacità visiva in condizioni di bassa luminosità. È emerso che coloro con occhi azzurri godono di una visione notevolmente superiore in ambienti poco illuminati rispetto a quelli con occhi marroni, una volta adattatisi all’oscurità.
Questa caratteristica potrebbe aver favorito le abilità venatorie notturne, contribuendo alla persistenza della caratteristica degli occhi azzurri nel corso delle generazioni. Benché questi risultati provengano da uno studio preliminare, se confermati, potrebbero dimostrare come gli individui con occhi azzurri possiedano un vantaggio significativo in termini di visione notturna rispetto ai loro coetanei con occhi di tonalità più scura.