Grande successo per il Gomorra Day al Giffoni Film Festival

VEB

Una miriade di giovani e giovanissimi assiepati per accogliere i loro beniamini, quelli che hanno amato in televisione e che a volte, purtroppo, tendono anche ad identificare con i personaggi, poco edificanti che interpretano: al Giffoni Fillm Festival si è tenuto il Gomorra Day ed è inutile sottolineare che è stato un evento imperdibile e ricco di emozioni.

Marco D’Amore, Salvatore Esposito, Cristiana Dell’Anna, Cristina Donadio, Marco Palvetti, Fabio De Caro e Carmine Monaco sono considerati dei beniamini dai ragazzi per il modo in cui hanno saputo far aprire loro gli occhi.

I ragazzi salgono sulle sedie per cercare di scattare qualche foto ricordo, poi tutti seduti ad ascoltare gli attori che rispondono alle domande del giovane pubblico.

Esposito, alias Genny Savastano, si alza dalla sua sedia per baciare la fan e poi tornare al suo posto e rispondere alla domanda sull’evoluzione del suo personaggio: «Per me Genny regredisce», racconta, «alla fine della seconda stagione lo vediamo cadere in un abisso: diventa la bestia e l’assassino senza cuore che i genitori desideravano all’inizio della prima serie».

“Raccontiamo personaggi che non hanno una via d’uscita – spiega invece Esposito – Ad oggi nessuno sa nulla di quello che sarà la terza stagione di Gomorra ma è chiaro che Ciro sia arrivato a una morte interiore, ha perso la moglie la figlia e la sua condanna sta proprio nel suo soprannome, l’Immortale. Quel soprannome non ha un’accezione positiva ma negativa, è costretto a vivere malgrado dentro sia morto”.

“Giffoni è l’alternativa al male” dice Cristiana Dell’Anna, la Patrizia della serie. “Quel che frega le persone che vivono in contesti disagiati è il non avere altra scelta. Ma quel che fate qui è una grande alternativa, da non farsi scappare”.

Di fronte alle polemiche di quanti vedono in Gomorra solo la rappresentazione del male, Marco Palvetti replica che “i ragazzi hanno invece saputo riconoscerne la qualità, la nostra onestà nel rappresentare una realtà che va oltre la serie”.

Gomorra è a rischio emulazione? “E’ come se uno vede Batman e poi si butta dalla finestra pensando di essere un pipistrello”, taglia corto Palvetti, il Salvatore Conte della serie.

Un incontro in cui si sono affrontati tanti argomenti, forniti tanti spunti di riflessione, sfatati tanti miti, regalato tante emozioni a ragazzi che sovente non vivono poi tanto lontano dalla realtà descritta da Gomorra.

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