Per la prima volta al mondo un robot ha eseguito un intervento chirurgico all’occhio di un 70enne: quando l’hi-tech sposa la medicina.
L’intervento eccezionale è stato eseguito dal dispositivo Preceyes, il robot, nella Università di Oxford.
Preceyes, guidato da un chirurgo, ha rimosso una membrana dallo spessore di centesimo di millimetro.
E’ il caso di dire che: là dove non riesce l’uomo, può la tecnologia.
A fare da “cavia” il sacerdote 70enne Bill Beaver nel cui occhio una membrana interna era cresciuta a dismisura provocando una pressione che aveva finito per creare un buco nella retina compromettendo la visione centrale.
Preceyes è stato sviluppato dalla Eindhoven University of Technology.
Il chirurgo ha guidato il robot durante l’intervento utilizzando uno joystick e uno schermo touch.
Con questi due strumenti il medico ha potuto muovere un minuscolo ago all’interno dell’occhio mentre ne monitorava i movimenti con un microscopio.
Robert MacLaren, il chirurgo che ha eseguito l’intervento, ha spiegato: “Normalmente quando facciamo questo intervento a mano, tocchiamo la retina, provocando qualche emorragia ma grazie al robot siamo riusciti a sollevarla in maniera pulita”.
Infatti, il “robot chirurgo” Preceyes, che per funzionare utilizza sette motori indipendenti, può filtrare eventuali tremori della mano durante la procedura.
L’intervento di rimozione della membrana è solo la prima tappa di un test clinico che ne prevede altre undici.
Durante gli altri test sarà verificata anche la capacità del robot di iniettare piccole quantità di liquido sotto la retina.
Un’operazione, questa, molto utile per molti altri interventi, incluso alcune terapie a base di staminali.