Jamie Maussan, noto ufologo, ha recentemente riacceso l’interesse pubblico affermando che delle mummie scoperte potrebbero “rivoluzionare la storia dell’umanità“.
Secondo lui, queste mummie non sono di origine terrestre. Al centro della controversia c’è una mummia chiamata Montserrat, lunga circa 91 centimetri e presumibilmente incinta al momento del decesso. Montserrat presenta una testa allungata e arti estesi, tratti che Maussan interpreta come alieni.
Anche Jois Mantilla si è impegnato nella ricerca delle origini di queste mummie trovate in Perù, conosciute come “mummie di Nazca“.
Mantilla sostiene che sono entità antiche che condividevano la terra con gli umani. Ha recentemente rivelato al Sun di aver scoperto un feto con tre dita all’interno di Montserrat, sfidando l’idea che le mummie siano manufatti. Mantilla afferma che il DNA di queste mummie contiene una combinazione unica di quattro geni diversi, una complessità genetica che, secondo lui, supera le capacità della tecnologia umana attuale.
Nonostante queste dichiarazioni straordinarie, la comunità scientifica rimane scettica. Flavio Estrada, archeologo presso l’Istituto di medicina legale e scienze forensi del Perù, ha fortemente contestato queste affermazioni, descrivendo le mummie come semplici costruzioni fatte con ossa animali e colla sintetica, definendole una completa fabbricazione.
Nonostante le critiche, l’interesse globale verso queste mummie persiste, con molti che desiderano credere nella possibilità di una coesistenza storica con una specie umanoide sconosciuta. Tuttavia, molti esperti rimangono scettici riguardo le prove presentate e questionano la validità e l’integrità delle ricerche condotte.