Ci sono battaglie che, combattendole con le unghie e con i denti, si possono vincere, ed altre purtroppo a cui alla fine bisogna arrendersi: lui c’è l’ha messa tutta, ma il male ha avuto la meglio ed un brutto cancro se l’è portato via fin troppo prematuramente.
Il dj e produttore italiano Robert Miles è scomparso a 47 anni a Ibiza, dove risiedeva da tempo, a causa di un tumore.
All’anagrafe era Roberto Concina da Udine, ma forse proprio il nome d’ arte anglosassone è stato uno degli ingredienti che hanno permesso al musicista e dj friulano di sfondare nel mercato musicale inglese e americano.
Nel 1996 la sua Children diventò un successo internazionale, con oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo: il brano, che mescolava elementi di trance a una base ambient, era schizzato in vetta alle classifiche di vendita di tutta Europa diventando il numero uno in ben 12 paesi europei, conquistando il disco d’oro e di platino.
Fu l’album di debutto Dreamland a imporlo sulla scena dance mondiale, vendendo 1 milione di copie in Europa e oltre 500 mila tra Stati Uniti e Canada, e ottenendo riconoscimenti prestigiosi come il Brit Award, ancora oggi l’unico italiano ad averne ottenuto uno.
Anche Madonna, dopo ‘Children’, gli aveva chiesto di scrivere una canzone per lei, ma i tempi di produzione non collimavano, così il brano, intitolato ‘Enjoy’, è stato incluso in ’23 am’, il secondo album di Robert Miles. Il singolo era ‘Freedom’.
Negli ultimi anni aveva scelto come residenza Ibiza dove è morto nella notte tra il 9 e il 10 maggio.
A dare la notizia della morte è stata la testata specializzata “Edm Identity”. Tra i colleghi che lo hanno ricordato commossi ci sono Joe T. Vannelli e Fargetta.
“Mi mancheranno i litigi, le risse, le critiche, i giudizi ma sopratutto il tuo talento nel trovare suoni e melodie impareggiabili”, scrive su Instagram l’amico Vannelli.
“Sono stato il primo a suonare la tua Children a Radio Deejay – twitta il dj Fargetta – Non riesco a crederci”.