Il Very Large Telescope (VLT) ha aiutato gli astronomi a notare che ci sono sei galassie attirate da un buco nero. Questo fenomeno aiuterà gli scienziati a comprendere meglio i processi di formazione di enormi buchi neri, uno dei quali si trova nella Via Lattea.
Gli esperti fino ad oggi non riescono a capire come i buchi neri possano acquisire dimensioni così enormi. Secondo la nuova scoperta e teoria, questi oggetti sono in grado di espandersi rapidamente in strutture simili a reti su larga scala che hanno molto gas da alimentare.
Come parte dell’osservazione, gli scienziati hanno visto un buco nero supermassiccio circondato da sistemi galattici. Tutti gli oggetti si trovano in una rete cosmica di gas che si estende su uno spazio pari a 300 galassie nella Via Lattea.
I fili del gas sono come ragnatele. I sistemi galattici si formano all’intersezione dei filamenti. Da una struttura simile a una ragnatela su larga scala, nella parte centrale della quale si trova un buco nero del peso di 1 miliardo di soli, i raggi di luce hanno raggiunto la Terra da quando l’universo aveva solo 0,9 miliardi di anni.
Nuove scoperte tendono a suggerire che i buchi neri massicci distanti stanno emergendo e si stanno allargando in enormi aloni di materia oscura che compongono strutture massicce. In precedenza, non esisteva alcuna tecnologia per affermarlo. La luce delle galassie non più luminose studiate, può essere catturata solo dagli ultimi telescopi sviluppati. Gli astronomi stanno ancora analizzando la punta dell’iceberg, ci sono ancora molte scoperte e conclusioni in vista.