Influenza: ecco i metodi della nonna per evitare il picco

VEB

Sono queste le settimane cruciali del picco influenzale, il virus di quest’anno sta colpendo milioni di italiani dopo aver fatto il giro dell’Europa, si tratta di un’epidemia che ha colpito già tantissime persone e soprattutto bambini, basti pensare ai numeri che arrivano dagli Stati Uniti dove si contano 30 vittime, ma è possibile difendersi anticipando magari l’eventuale contagio? I vecchi rimedi della nonna sono sempre utili anche oggi? Proviamo ad analizzare il tipo di virus che sta colpendo il nostro Paese e come poterci difendere, magari utilizzando metodi classici.

L’influenza stagionale, che ha già colpito 4 milioni di italiani confermandosi la peggiore epidemia influenzale degli ultimi 14 anni, continua quindi a fare vittime e a creare anche molti altri problemi collaterali: tra le altre cose, il contagio ha impedito a molti di donare il sangue. Per questo, il Centro Nazionale Sangue-Istituto superiore di Sanità (Iss) ha lanciato al Coordinamento delle Associazioni nazionali dei donatori di sangue (Civis) la proposta di estendere l’offerta del vaccino anche a chi dona.

A spiegare il motivo di questa alta diffusione di contagi è innanzitutto il fatto che le coperture vaccinali, rilevano gli esperti, sono state scarse negli anziani e nei sanitari. Ma un ruolo ha avuto anche la tipologia di vaccino utilizzato: il 60% dei vaccini somministrati era trivalente e copriva solo tre ceppi (A-H1N1, A-H3N2 e un solo tipo di virus B) mentre il vaccino quadrivalente, che fornisce una copertura anche contro il virus Yamagata di tipo B, è stato somministrato solo nel 40% dei casi.

Nei casi più gravi ed in presenza di determinate patologie, indispensabile è ricorrere ai farmaci, come anche ai vaccini per prevenirla, ma nella stragrande maggioranza dei casi i rimedi della nonna possono rivelarsi dei veri toccasana, sia per evitarla sia per accelerare la guarigione.

Secondo la Coldiretti, più di sei italiani su dieci (62%) si difendono dall’influenza seguendo una dieta adeguata e mangiando gli alimenti giusti per rafforzare l’organismo e prevenire i malanni.

L’associazione ricorda inoltre l’iniziativa di Campagna Amica al Circo Massimo dove sono stati portati “i rimedi della nonna”, con prodotti, ricette e dimostrazioni pratiche, contro mal di gola, tosse e raffreddore.

Influenza arriva il picco ma ci si puo difendere coi rimedi della nonna

Ecco alcuni consigli elargiti dalla Coldiretti: contro il mal di gola, gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, in caso di gola infiammata è bene fare degli sciacqui con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco, oppure con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana e’ un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. La fastidiosa tosse può essere sedata bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele.

Aiuta poi aumentare le calorie consumate – spiega la Coldiretti – iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’influenza favorita dal freddo gelido.

Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l’influenza non devono mancare – continua la Coldiretti – latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.

Fondamentale – sottolinea ancora la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico.

E’ provato che una dieta corretta a base di vitamine e sali minerali è una notevole alleata contro i malanni stagionali perché aiuta a combattere i radicali liberi. Invece d’abusare di multivitaminici e integratori – conclude la Coldiretti – prepariamo perciò tante spremute e centrifugati: ne guadagnerà il portafoglio e il nostro palato“.

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