L’intelligenza artificiale legge il pensiero con il 75 per cento di precisione

VEB

L’ultima frontiera della tecnologia dell’intelligenza artificiale riguarda la lettura del pensiero, un campo che sta facendo passi da gigante nel 2023. Questa tecnologia, non invasiva e rivoluzionaria, consente di trasformare i pensieri silenziosi in testo.

intelligenza artificiale legge il pensiero con il 75 per cento di precisione

Uno dei progetti più all’avanguardia in questo campo è stato sviluppato presso l’Università di Tecnologia di Sydney (UTS), dove i ricercatori hanno realizzato un sistema portatile in grado di decodificare i pensieri e trasformarli in testo.

A differenza delle tecnologie precedenti, che richiedevano interventi chirurgici per impiantare elettrodi nel cervello o l’uso di costose macchine per risonanza magnetica, questo nuovo approccio utilizza segnali EEG raccolti tramite un cappello. Nonostante i segnali EEG siano più rumorosi, il sistema ha dimostrato prestazioni di traduzione di stato dell’arte, superando i benchmark precedenti. Attualmente, la precisione della traduzione è di circa il 40% secondo il punteggio BLEU-1, ma c’è speranza che possa migliorare fino a raggiungere livelli paragonabili a quelli della traduzione linguistica tradizionale o dei programmi di riconoscimento vocale, che sono vicini al 90%.

Un’altra innovazione significativa è stata la capacità di interpretare i pensieri senza la necessità di interventi chirurgici, come quelli proposti dalla tecnologia Neuralink di Elon Musk. Tuttavia, queste innovazioni sollevano anche importanti questioni legali ed etiche, in particolare riguardo alla privacy e all’integrità del pensiero. La legge sulla privacy dei dati attuale non considera il pensiero come una forma di dati, quindi sono necessarie nuove leggi che prevengano la nascita di crimini legati al pensiero, violazioni dei dati del pensiero e, potenzialmente, l’impianto o la manipolazione del pensiero.

Gli esperti sono preoccupati per le potenziali applicazioni abusive di questa tecnologia, come il controllo invasivo dei pensieri degli impiegati sul posto di lavoro o l’uso di tecnologie di lettura del pensiero in ambienti educativi per monitorare l’attenzione degli studenti. Queste preoccupazioni richiamano le visioni distopiche di George Orwell in “1984”, dove il pensiero libero è sotto il costante controllo di un regime autoritario.

In sintesi, mentre la tecnologia di lettura del pensiero dell’IA apre nuovi orizzonti entusiasmanti, in particolare per le applicazioni mediche e di assistenza, sorge la necessaria esigenza di un dibattito approfondito e di regolamentazioni adeguate per garantire che tali tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e etico.

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