Uno studio scientifico ha dimostrato che è possibile creare “ricordi falsi” negli esseri umani attraverso l’uso di video deepfake generati da intelligenza artificiale.
Gli scienziati sono riusciti a convincere alcuni soggetti che Will Smith ha interpretato il personaggio di Neo nel film Matrix, creando una sorta di versione reale del film Inception, in cui vengono inseriti falsi ricordi.
Per raggiungere tale risultato, il team di ricerca ha utilizzato i deepfake, che sono video digitalmente modificati per scambiare i volti di diversi individui. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, ha coinvolto 436 partecipanti, a cui sono stati mostrati deepfake di film famosi, tra cui Matrix con Will Smith al posto di Keanu Reeves e The Shining con Brad Pitt al posto di Jack Nicholson.
Quando sono stati interrogati sui film, molti partecipanti hanno riconosciuto le versioni deepfake come quelle originali, risultando in un tasso medio di falsi ricordi del 49%. Sorprendentemente, alcuni di quelli che ricordavano falsamente preferivano i deepfake alle versioni originali.
L’indagine ha anche rivelato che la memoria può essere manipolata in vari modi, non solo attraverso i deepfake. Infatti, semplici descrizioni testuali si sono dimostrate altrettanto efficaci nel distorcere i ricordi.
Nonostante l’allarmismo suscitato dall’uso potenziale dei deepfake per diffondere disinformazione, gli autori dello studio sottolineano l’importanza di raccogliere prove concrete dei danni prima di trarre conclusioni affrettate.
Gillian Murphy dell’University College Cork, autrice principale dello studio, ha sottolineato che non bisogna precipitare verso visioni distopiche basate solo su timori legati alle nuove tecnologie. Tuttavia, ha anche ammesso che i deepfake potrebbero avere un potenziale maggiore per diffondere disinformazione, poiché sono più propensi a diventare virali o a rimanere memorabili a lungo termine.
Lo studio conclude sottolineando l’importanza di considerare i deepfake come una “tecnologia culturale” e che qualsiasi risposta a questa minaccia deve essere basata su prove concrete, tenendo conto delle preoccupazioni e delle paure della società.