Kit Harington, la star di Game of Thrones si racconta al Giffoni Film Festival

VEB

La settimana del Giffoni Film Festival continua alla grande e dopo le star italiane e internazionali già sbarcate nella cittadina salernitana, accolti da migliaia di giovani e giovanissimi provenienti da tutto il mondo, è stata l’ora di Kit Harington, star protagonista di «Game of Thrones».

Il simpatico e spigliato attore ha parlato davanti ai ragazzi della Giuria, che lo hanno accolto, di fantasy ma anche del suo nuovo film, uno dei più attesi della stagione, “La mia vita con John F. Donovan”.

Naturalmente ha iniziato dalla serie che gli ha dato fama mondiale: “Secondo me Jon Snow non diventerà mai re dei Sette Regni. A differenza di altri personaggi lui non ha mai avuto l’ambizione di scalare le gerarchie, è sempre dalla parte dei più deboli, in questo mi somiglia”.

“Oramai vivo una doppia vita, quella di Kit e quella di Jon, sto pensando di cambiare direttamente il mio nome in Jon”, ha poi scherzato aggiungendo: “Non so chi diventerà il re delle sette terre, ma mi piacerebbe fosse Tyrion per tutto quello che ha dovuto sopportare, sarebbe un bel riscatto”.

Il bravo attore ha poi svelato di amare la magia, David Lynch e la commedia: “Sono un grande fan di Harry Potter, mi piacerebbe interpretare il ruolo di un mago, c’è tutta un’affascinante fisicità nel movimento con cui ad esempio Lord Voldemort agita la bacchetta magica. Non ho mai recitato neanche in una commedia – ha proseguito – ma io amo la comicità, senza la vita sarebbe noiosa. Mi piacciono molto le commedie stupide”.

Per quanto riguarda i suoi modelli come attore: «Mi piace il Leonardo DiCaprio di Romeo + Julietta, Edward Norton della 25a ora; ma soprattutto Ben Whishaw, che ora fa Q in James Bond, e mi ha folgorato con il suo Amletoa teatro: lì ho capito che volevo fare l’attore».

Al cinema invece sogna di lavorare con David Lynch: «ho amato Mulholland Drive».

Intanto è protagonista di The Death and The Life of John F.Donovan di Xavier Dolan. “Recitare il ruolo principale in un cast pieno di vincitrici di premi Oscar mi intimidiva, ero spaventato all’inizio, Xavier Dolan mi proponeva di sperimentare qualcosa di nuovo e coraggioso. Sono molto contento di quest’esperienza, la più impegnativa della mia carriera”, ha spiegato.

E’ però stato “un vero privilegio, lavorare con persone così ti fa migliorare. Susan Sarandon ad esempio la ammiro da tutta la vita, e trovarmi a poter conversare con lei e bere insieme il caffè, mi ha regalato alcuni dei momenti più bizzarri della mia vita” Nel film, “recito un personaggio per alcuni aspetti molto simile a me, una star tv che sta per esordire al cinema. E’ un ruolo che conosco bene, ma anche lontano per altri aspetti, perché lui è un divo omosessuale non dichiarato che finisce in uno scandalo. Ho cercato di rendergli giustizia”, ha concluso.

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