Da quando il vicepremier Matteo Salvini ha preannunciato al premier Matteo Conte di voler dare le dimissioni e di essere pronto a correre addirittura da solo alle prossime elezioni, gli italiani si sono enormemente preoccupati.
Preoccupazione per le sorti del nostro paese, certo, che non aveva bisogno di una nuova crisi in un momento storico non certo roseo, ma anche per le riforme da loro attuate nell’ultimo anno, reddito di cittadinanza e quota 100 in primis.
Per quanto riguarda la quota 100, l’anticipo pensionistico per chi ha almeno 62 anni d’età e 38 di contributi versati, i vertici Inps tranquillizzano che non ci sarà alcuna variazione dopo la mozione di sfiducia a Conte.
La pensione anticipata, quindi, rimarrà in vigore con le stesse modalità e le stesse tempistiche già previste.
Si tratta infatti di una misura con una scadenza: è prevista per tre anni, fino al termine del 2021. Quindi la legge di Bilancio l’ha finanziata per il 2019, il 2020 e il 2021.
La stessa medesima cosa dovrebbe valere anche per il reddito di cittadinanza, anche se potrebbe essere variato con criteri ancora più stringenti.