La Nasa avvia la prima simulazione di vita su Marte per un anno

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Quattro volontari iniziano un’importante missione per studiare la logistica e la psicologia umana nell’habitat marziano simulato.

La Nasa avvia la prima simulazione di vita su Marte per un anno

Houston, Texas – Il 25 giugno 2023 segna l’inizio di una straordinaria avventura scientifica: quattro volontari sono entrati in un habitat marziano simulato presso il Johnson Space Center della NASA, dove vivranno per un intero anno senza la possibilità di lasciare la Terra. La missione, denominata CHAPEA, rappresenta la prima delle tre simulazioni pianificate, ed è stata progettata per studiare a fondo la logistica e la psicologia umana legate alla vita su un altro pianeta.

L’habitat Mars Dune Alpha, uno spazio abitativo stampato in 3D di 1.700 piedi quadrati, sarà la casa dei quattro volontari durante il loro soggiorno. Questo ambiente multidimensionale fornirà loro l’opportunità di vivere, lavorare, esercitarsi, dormire e sperimentare come se fossero realmente su Marte. L’habitat è stato progettato pensando alle missioni spaziali future, utilizzando la stampa 3D per testare le tecnologie per l’utilizzo delle risorse locali.

Gli obiettivi principali della missione CHAPEA sono due: studiare approfonditamente la logistica e la psicologia umana necessarie per una permanenza a lungo termine su Marte e acquisire una visione critica degli aspetti fisici e comportamentali di una missione marziana. Ogni membro dell’equipaggio, composto da quattro uomini, ha un background scientifico specifico che contribuirà alla ricerca. Tra di loro ci sono la biologa Kelly Huston, l’ingegnere civile Ross Brockwell, il medico Nathan Jones e la microbiologa della Marina Anka Celariu. Prima di essere selezionati per la missione, hanno superato con successo una serie di test rigorosi, simili a quelli affrontati dagli astronauti prima di partire per lo spazio.

Durante il loro soggiorno nell’habitat, gli astronauti parteciperanno anche a attività extraveicolari simulate utilizzando la realtà virtuale. Indossando le tute spaziali, lasceranno temporaneamente il loro habitat per esplorare una vicina baia di sabbia rossa, sperimentando le sensazioni di camminare sulla superficie marziana.

La missione CHAPEA comporterà anche una significativa comunicazione a lunga distanza. A causa del ritardo di trasmissione dei messaggi tra Marte e la Terra, che può richiedere fino a 22 minuti, l’equipaggio dovrà mantenere i contatti con il mondo esterno con un certo ritardo, con un totale di 44 minuti di ritardo tra invio e ricezione di ogni messaggio.

Alimentazione e addestramento saranno altri aspetti fondamentali della missione. Gli astronauti seguiranno una dieta liofilizzata simile a quella utilizzata dagli astronauti su Marte e parteciperanno a un programma di allenamento che simulera le condizioni effettive di un volo spaziale. Questo permetterà loro di acquisire esperienza pratica sulle operazioni, la logistica e le condizioni di vita e di lavoro su Marte.

Nonostante l’accuratezza della simulazione, la missione CHAPEA non può replicare completamente tutti gli aspetti della vita marziana. Ad esempio, l’equipaggio non dovrà fare i conti con la gravità marziana, ma affronterà comunque sfide “impreviste” come guasti alle apparecchiature o carenze di risorse idriche. Questi imprevisti offriranno un’opportunità preziosa per testare la capacità dell’equipaggio di risolvere problemi in situazioni critiche.

Il ricercatore principale presso CHAPEA, Grace Douglas, ha sottolineato l’importanza di questa missione nell’aiutare la NASA a preparare con successo il volo spaziale umano su Marte. “La conoscenza che acquisiamo qui ci aiuterà a inviare persone su Marte e riportarle indietro in sicurezza”, ha affermato Douglas. La ricerca condotta durante la missione permetterà di identificare possibili problemi di comportamento umano durante una lunga permanenza nello spazio e fornirà informazioni cruciali per garantire il successo di futuri voli spaziali verso Marte.

La simulazione CHAPEA rappresenta un passo importante verso il raggiungimento dell’obiettivo della NASA di inviare astronauti su Marte entro il 2026. Attraverso questa missione, gli scienziati avranno l’opportunità di sperimentare e studiare la vita su un pianeta alieno senza dover affrontare direttamente i rischi e le sfide di un viaggio spaziale effettivo.

Con l’inizio di questa avventura senza precedenti, la NASA si sta preparando per un futuro in cui l’umanità potrà esplorare e abitare altri mondi. La missione CHAPEA è solo l’inizio di un’epoca di scoperta che potrebbe portare l’umanità a nuovi orizzonti e a nuove conquiste nello spazio.

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