La Rai ha veramente censurato una canzone di Edoardo Bennato?

VEB

Ieri è andato in scena, per fortuna senza alcun problema di sicurezza, l’attesissimo Concertone del 1 Maggio di Roma.

Un lungo concerto trasmesso sulla televisione pubblica, che si è concluso con Rai 3 che ha sfumato l’esibizione finale, quella dei PBS, alle 00.02, ma che ha mostrato esibizioni l’una più emozionante dell’altra, da Fabrizio Moro a Brunori SAS, dai Planet Funk fino a Francesco Gabbani.

Eppure non è mancata neppure la polemica, con un’accusa molto grave lanciata dal noto cantautore napoletano Edoardo Bennato, che ieri, mentre si esibiva sul palco del concertone, a piazza San Giovanni, si è visto “censurato”, con la tv che ha repentinamente interrotto la sua performance andando in pubblicità.

Bennato si stava esibendo col brano “Meno male che adesso non c’è Nerone”, un brano dal chiaro sfondo politico.

“Edoardo Bennato – si legge in una nota dell’ufficio stampa dello stesso cantautore- aveva in scaletta quattro brani ma durante l’esecuzione dell’ultimo brano, ‘Meno male che adesso non c’è Nerone’, la Rai ha deciso di interrompere in modo brutale la trasmissione, mandando in onda la pubblicità e riservando un trattamento inaccettabile a Edoardo, alla sua band e ai telespettatori. A questo punto ci chiediamo il motivo: disguido, disorganizzazione o, magari, censura?”.

C’è da dire che Bennato sin dall’inizio aveva lanciato messaggi fortemente politici, anche se non ha citato alcun leader in campo: “La situazione è paradossale e kafkiana, manca il lavoro per i giovani. I partiti capiscano che ci interessa il nostro futuro”.

“Bisogna fare capire alle fazioni politiche che le scaramucce che fanno tra loro non ci interessano, che il lavoro per i giovani è prioritario rispetto alle lotte intestine dei partiti politici in Italia. Il vittimismo, l’assistenzialismo, il fatalismo hanno bloccato tutto e tutti per decenni”, aveva dichiarato senza giri di parole.

Quindi è andato avanti con la scaletta, fino all’amara sorpresa.

Un episodio, questo della censura operata dalla Rai, non esaltante neppure per gli organizzatori del concerto, che tra l’altro ha fatto flop per i bassi ascolti (4,97% di share).

La prima serata è stata vinta dalle repliche del Commissario Montalbano (con il 33,1%) ma persino il kolossal ‘I dieci comandamenti’ ( 5,55%) su Rete4 è riuscito a fare meglio.

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