La sonda Juno si avvicina a Giove, il pianeta gigante del sistema solare.
Il 4 luglio ci sarà l’incontro ravvicinato col pianeta, dopo che la sonda ha percorso addirittura 500 milioni di chilometri.
Juno è la navicella che nel corso della storia dei viaggi spaziali, si avvicinerà maggiormente a Giove.
Il compito della navicella della Nasa è di studiare e raccogliere dati sulle aurore, osservare la superficie attraverso le nubi, acquisire elementi che siano in grado di ricostruire la storia e la formazione del gigante gassoso.
Per quel che riguarda la partecipazione alla missione, l’Italia è presente con la realizzazione di due strumenti della sonda.
Il primo è uno spettrometro a raggi infrarossi che si chiama Jira, acronimo che sta per Jovian InfraRed Auroral Mapper.
Jira è stato costruito dalla divisione Avionica di Leonardo-Finmeccanica, il cui responsabile scientifico è l’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il secondo strumento si chiama Kat, Ka-Band Translator, che è stato realizzato da Thales Alenia Space Italia, la cui responsabilità scientifica è stata affidata a Luciano Less, dell’Università La Sapienza di Roma.
La sonda è stata lanciata il 5 agosto 2011, e finalmente il 4 luglio attiverà il suo motore per entrare in orbita attorno al pianeta.