Grande notizia: la sonda Rosetta ritrova il lander Philae sulla cometa.
Il modulo Philae era adagiato sulla superficie della cometa, dove stremato, dopo aver raccolto una marea di dati scientifici, si era praticamente addormentato in mancanza di energia elettrica.
Energia ormai consumata, perché i pannelli solari non riuscivano più a catturare la luce del sole.
La sonda Rosetta è riuscita a rintracciare Philae, che era atterrato nel novembre 2014 sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
La sonda è seminascosta e probabilmente incastrata in una crepa della superficie cometaria. Cecilia Tubiana, componente della missione, ha detto: “Con ancora un mese scarso di missione davanti a noi, siamo felicissimi di essere finalmente riusciti ad avere un’immagine di Philae, e di vederlo con un livello di dettagli sorprendente”.
Dal canto suo, Matt Taylor, dell’Esa, aggiunge: “E’ una notizia meravigliosa, anche perché significa finalmente avere le informazioni che ci mancavano per inquadrare nel giusto conteso, ora che sappiamo di quale terreno si trattava, i dati raccolti dal lander durante i tre giorni di operazioni scientifiche”.
Il lander Philae comunque resta là, forse irrecuperabile, dopo aver lavorato i primi tre giorni a livello intensissimo.
Esauritasi la batteria principale, questa si era un po’ ricaricata nel giugno 2015 quando la cometa è passata vicina al sole.
Ma ora di nuovo nero e spazio profondo. Chissà ancora per quanto.