Il giornalista americano George Knapp, conosciuto per le sue indagini sul fenomeno degli UFO, ha raccontato la sua esperienza in Russia durante gli anni ’90, in cui ha investigato su un programma di sorveglianza a distanza noto come Endeavor. Durante la sua visita, ha incontrato il tenente generale Alexei Yuryevich Savin, che ha manifestato interesse nel divulgare informazioni sul programma.

Knapp ha potuto vedere dei film didattici in cui dei marinai russi, affondati sul fondo di una nave, erano in grado di localizzare altre forze navali senza poter guardare fuori dal finestrino. Tuttavia, la cosa più sorprendente riguarda l’affermazione di Knapp secondo cui i russi stavano utilizzando la visione remota per comunicare con esseri extraterrestri nello spazio.
Secondo il giornalista, i russi proiettavano la loro coscienza nello spazio e comunicavano con questi esseri, ricevendo informazioni o immagini da loro. Alcuni di loro persino hanno scritto queste informazioni o disegnato immagini, come nel caso della canalizzazione.
Nonostante queste affermazioni, non ci sono ancora prove conclusive che questi esperimenti siano stati condotti o che sia stata stabilita una comunicazione con civiltà extraterrestri. Tuttavia, è interessante notare che già negli anni ’90 gli scienziati erano impegnati in tali studi, il che suggerisce che il tema della vita extraterrestre e dell’osservazione a distanza è sempre stato rilevante per la scienza e la ricerca.
Tuttavia, in assenza di prove concrete, le affermazioni di Knapp restano solo teorie e non possono essere accettate come verità assoluta. Nonostante ciò, la possibilità di stabilire contatti con civiltà extraterrestri rimane uno dei temi più affascinanti per gli appassionati di ufologia e per la comunità scientifica. E fino a quando non saranno disponibili prove concrete, il mistero rimarrà insoluto.